"Noi molli, ma ora non fasciamoci la testa"

I neroverdi si arrendono dopo otto risultati utili, mister De Zerbi non fa drammi: "Quando si cresce capita di avere alti e bassi"

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REGGIO EMILIA

"Siamo stati molli e poco concentrati, e se prendi due gol in meno di un quarto d’ora da un’Inter che sta bene diventa tutto più difficile". Non fa una grinza, nel dopogara, l’analisi di De Zerbi che mica si nasconde, anzi. È andato a giocarsela, il Deze, e si è preso i suoi rischi apparecchiando la miglior formazione possibile (Chiriches e Djuricic non al top spinti comunque nell’undici iniziale) e del resto era giusto fare così. Gli esiti di Sassuolo-Inter gli danno torto, ma non del tutto, perché "stiamo cercando di alzare l’asticella. Capita – dice il Deze – di perdere e bisogna capire cosa abbiamo sbagliato e ripartire dal prossimo allenamento senza fasciarci la testa". Questione (anche) di equilibrio, e la sconfitta va accettata, come ci stava, "nelle vittorie non brillantissime che abbiamo ottenuto, non è che ci fosse da andare in trionfo". E non è che con l’acqua sporca butti via anche il bambino solo perché hai perso dall’Inter, cadendo dopo nove partite e prendendo due gol, dice il tecnico, "brutti". Troppi errori, nel Sassuolo di ieri, per mettere in difficoltà l’Inter, e il Deze ne conviene ammettendo che "Siamo andati, spesso, fin troppo alti a pressare, come è successo sul terzo gol, e del resto serve coraggio si nell’intraprendenza".

Il Sassuolo è sconfitto, ok, ma mica ridimensionato: un passivo del genere, la squadra neroverde non lo subiva dallo scorso gennaio (3-0 a Udine) e sul suo campo era dal 2019 che non perdeva una gara con tre gol di scarto. Il tempo che passato da identici stop fa comunque capire che qualcosa si è fatto. E pazienza se una vittoria chissà che orizzonti avrebbe spalancato ai neroverdi. Si torna al via e, sembra dire De Zerbi, si ricomincia: "Capita di avere alti e bassi quando si cresce". E per diventare grandi capita di cadere e di perdere, specie quando trovi un avversario che ti fa male". È successo ieri, è successo in passato e risuccederà, e del resto il calcio è questo. Capitano giornate del genere, e a me – dice ancora l’allenatore dei neroverdi – ne sono capitate parecchie". Anche al Sassuolo, come al Deze, ma nulla è precluso, e non è una sconfitta ("arrivata alla nona giornata", puntualizza l’allenatore del Sassuolo) che guasta i piani del Sassuolo. Che, come De Zerbi, guarda avanti: "Se fissiamo un obiettivo sbagliamo tutto. Sorpassare le prime sette vuol dire che una di loro buca la stagione e – chiude De Zerbi – che noi riusciamo a fare tutto perfetto". Il piano è questo, ma mica è detto che riesca: tanto vale capire cosa succede, in fondo non si è giocato nemmeno un terzo di stagione.

Stefano Fogliani