"Rabito e il mio tocco... così vincemmo a Cosenza"

Andrea ’Fabbro’ Fabbrini rivive l’ultimo successo al San Vito Marulla (2001) "Per loro il fattore campo è un’arma. Un consiglio al Modena? La maglia grigia"

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di Alessandro Bedoni

Il Modena domani sera tornerà a calcare il manto del San Vito Marulla di Cosenza ventuno anni dopo l’ultima volta. Sei i precedenti per i canarini in terra calabra, tutti in serie B, con quattro successi rossoblù e due dei gialli. Una di queste due imprese corsare combacia proprio con l’ultima gara giocata dal Modena nello stadio cosentino, il 19 dicembre del 2001. Si trattava del recupero dell’ottava di andata, inizialmente in programma ad ottobre, che era stata rinviata in toto dalla Lega dopo che erano stati modificati tutti i calendari in seguito all’attentato di New York dell’11 settembre. Quel Modena era nel pieno della cavalcata che avrebbe dato alla squadra il celeberrimo appellativo di Longobarda, e che a fine stagione sarebbe valso il ritorno in serie A dopo trentotto anni. La gara di Cosenza finì con il successo del Modena per 0 a 1, e il gol decisivo ebbe la firma di Andrea Fabbrini, che segnò la dodicesima rete delle sedici che conquistò al termine della stagione. Il ‘Fabbro’, da un mese responsabile del settore giovanile del rifondato Novara, ricorda bene quella giornata. "Era un turno infrasettimanale, si giocava di mercoledì. Ricordo un pomeriggio freddissimo, il campo pesante, tanta neve a bordo campo. Fu una gara difficile, il Cosenza fa del fattore campo un’arma che può essere decisiva. Il gol? Ce l’ho ancora stampato nella mente, un lungo cross di Roger Rabito dalla destra, arrivai in corsa e con un piccolo stacco di testa la misi in rete. Mancavano pochi minuti alla fine (82esimo minuto ndr) e loro non riuscirono a recuperare. Fu una vittoria molto importante per noi". Fabbrini ricorda quei tre anni magici della Longobarda che portarono i gialli di De Biasi dalla C alla A. "Eravamo un gruppo speciale, si erano creati tra noi un’alchimia e un legame particolare, dentro e fuori dal campo. Non è un caso se ancora oggi diversi di quei giocatori si vedono ancora al Braglia". Un Modena che anche Fabbrini guarda da distanza con interesse: "L’anno scorso grande stagione, peccato che sia partito in questa col piede sbagliato. Ma siamo solo all’inizio, conosco Tesser ed è una garanzia. E poi mi dicono ci sia una proprietà di grande livello, che sta anche guardando con interesse al settore giovanile. Questa serie B è tosta come non lo era da anni. Noi della Longobarda giocavamo in trasferta con una maglia grigia (in foto), non il massimo dell’estetica ma portò fortuna. Quasi quasi, la consiglierei al Modena di oggi... Sto scherzando ovviamente, ma ripensandoci la riproporrei davvero".