STEFANO FOGLIANI
Sport

Sassuolo in Serie A: Carnevali punta su Grosso e Palmieri per il futuro

Giovanni Carnevali conferma Fabio Grosso e Francesco Palmieri come pilastri del Sassuolo, mentre Berardi e Laurienté restano incedibili.

Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo

Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo

"Niente follie, perché siamo abituati a gestire il Sassuolo come un’azienda". Ma in Serie A, il Sassuolo è tornato per restarci il più a lungo possibile. Lo aveva già detto dopo la promozione, l’ad del Sassuolo Giovanni Carnevali, lo ribadisce a margine di un’intervista rilasciata al ‘Corriere dello Sport’ che fa capire bene come il dirigente milanese abbia ormai archiviato la stagione scorsa ("Abbiamo cercato di fare una squadra valida e forte per risalire. Siamo stati bravi a superare le difficoltà") e sia pronto a cominciare a costruire la prossima. Naturalmente a partire dai protagonisti che hanno fatto la differenza la stagione scorsa, tanto in campo quanto fuori. In primis Fabio Grosso, confermatissimo e, aggiunge Carnevali, "pedina fondamentale, che riteniamo possa diventare un allenatore da top club", poi Francesco Palmieri. Lo volle responsabile del vivaio ormai dieci anni fa, Carnevali, lo ha promosso tra i grandi e ha fatto ‘bingo’, trovandosi in casa un dirigente "che – ha detto il plenipotenziario neroverde – era tempo facesse il salto".

Detto di Grosso e Palmieri, resta da dire dei giocatori perché è fuor di dubbio che saranno in diversi a bussare alla porta neroverde per chiedere notizie dei giocatori più rappresentativi. Ma anche qui Carnevali resta fedele al suo clichè, tenendo aperta la già citata porta a cessioni eccellenti solo a fronte di offerte irrinunciabili. "Cercheremo di trattenere tutti. Anche Berardi e Laurienté? Sì: Domenico ha dimostrato di essere un campione in campo e fuori con il suo esempio, è una bandiera come non ce ne sono più mentre Armand - conclude il dirigente - è rimasto, siamo stati i primi a renderlo incedibile la scorsa estate perché è un giocatore importante".

Ad oggi, insomma, restano entrambi, ma domani? Vedremo: resta vero, per dirla con Carnevali, che le trattative si fanno in tre, ovvero chi compra, chi vede e il protagonista della compravendita.

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