
Il Sassuolo Primavera di Bigica raggiunge la semifinale playoff, puntando al secondo scudetto consecutivo.
Domani l’Inter dirà, forse, altro, visto che proverà a mettersi di traverso tra la Primavera del Sassuolo e un chissà quanto possibile scudetto-bis, complice la semifinale playoff che si gioca (20,30) al Viola Park. Ma i neroverdi di Bigica (nella foto), intanto, il loro l’anno fatto: sono, per il terzo anno consecutivo, tra le prime quattro d’Italia, "e la circostanza – dice l’allenatore della Primavera neroverde – non è scontata, e dice che qui a Sassuolo le cose si fanno bene".
Benissimo, aggiungiamo noi, e ci è bastato vedere come il Sassuolo si è sbarazzato del Milan (3-0 all’intervallo, gara consegnata all’accademia per la sua seconda metà) trascinato sì dalla ‘stellina’ Knezovic – due gol e un assist, per lui – ma soprattutto da prova di squadra che restituisce ai neroverdi quanto serve a provare a spingersi oltre l’ultimo ostacolo.
Bigica, che l’attuale ds neroverde, e allora responsabile del vivaio neroverde, Francesco Palmieri, volle qua cinque anni fa, aveva già vinto qualcosa con la Primavera della Fiorentina, ma qui a Sassuolo ha trovato quello che serviva a prendere il volo. Tre playoff di fila, un campionato e una Supercoppa: il responsabile del settore giovanile del Sassuolo oggi è Barone (cui Bigica ha dedicato la vittoria che lo ha portato in semifinale) ma la Primavera neroverde ‘made in Bigica’ continua a viaggiare spedita. "Siamo usciti al meglio da mesi complicati, che ci hanno tolto per infortunio giocatori importanti, ma ho visto i miei crescere partita dopo partita, e guadagnarsi la chance che ci stiamo giocando", ha detto, nel dopo Sassuolo-Milan, Bigica, che se non ‘vede’ il secondo scudetto – di ostacoli da saltare ce ne sono altri due – studia comunque la ‘road map’ che potrebbe consegnarglielo. Radiomercato racconta il Rimini sulle sue tracce, lui a Sassuolo è legato "come a una famiglia".
Stefano Fogliani
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