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Stankovic: "Modena? E’ stato subito amore"

Tradito dalla Lube, il serbo giocherà da italiano: "Mi dispiaciuto lasciare Civitanova, ma non potevo restare a fare il terzo centrale"

Sarà il nuovo faro del centro gialloblù, un arrivo che era nell’aria da tempo, da ben prima della crisi dovuta al coronavirus, ma che si è concretizzato definitivamente nelle ultime settimane.

Dragan Stankovic, un passato da avversario che più e più volte con addosso la casacca della Lube ha sconfitto la squadra gialloblù, sarà un nuovo giocatore di Modena Volley, colonna d’esperienza dall’alto dei suoi 35 anni da compiere in ottobre e del suo palmares internazionale di tutto rispetto: un oro e quattro bronzi europei con la Nazionale serba, un bronzo mondiale (in Italia nel 2010) e col club marchigiano quattro scudetti, una Champions League (l’ultima assegnata), una Coppa Italia.

Sa come vincere, Stankovic, posto tre dalle enormi doti d’attacco, smaliziato a muro, capace negli anni migliori di fare la differenza anche con la battuta. In un’intervista a Youtvrs il serbo si è soffermato sul prossimo futuro e soprattutto su un divorzio mal digerito dal club di Civitanova Marche.

"Lo scorso anno ci incontrammo per fare delle valutazioni – racconta Stankovic parlando della dirigenza della sua ormai ex squadra –. La scelta proposta dalla Lube era quella di andare a giocare altrove per un anno ma poi tornare in biancorosso da italiano nell’anno successivo. Non avevamo messo nulla nero su bianco, perché si tratta di persone adulte e rispettose delle parole date e così sono andato a giocare a Piacenza. In questa stagione, verso la fine del mese di dicembre, ho chiamato la società e cercato di capire se alle parole sarebbero seguiti i fatti. Il mio cuore è a Civitanova e tutti lo sanno. Ho anche fatto la scelta di vita con la mia famiglia di acquistare casa a Civitanova e vivere lì, ero sereno e convinto che sarei tornato. Invece mi hanno fatto sapere che l’unica modalità per cui io potessi tornare alla Lube era quella di fare il terzo centrale".

Chiuso da Simon ed evidentemente da Anzani, Stankovic non ha digerito il ‘pensionamento’, la proposta della squadra di cui è stato bandiera per un decennio di accomodarsi in panchina: "Per la mia carriera parlano i fatti e i risultati, sia come professionista che come uomo. Propormi di fare il terzo centrale equivale a non avermi nel gruppo, ancor più adesso che ho la cittadinanza italiana. Ho capito che le intenzioni non erano quelle di riportarmi alla Lube e così mi sono guardato intorno. Sono dispiaciuto ma non sono arrabbiato con la Lube, fortunatamente il mio curriculum mi ha permesso di avere altri estimatori". Il primo? La società di Catia Pedrini: "Con Modena l’amore è sbocciato subito. Non vedo l’ora di scendere in campo con i colori gialloblu e dare il massimo in questa nuova avventura. Ci tengo però a ringraziare e salutare tutti i tifosi biancorossi che in questi anni mi hanno dimostrato un grandissimo amore e affetto". Lo stesso che gli riserverà il PalaPanini.

Alessandro Trebbi