Supercoppa a fine agosto poi via al campionato

Prenderebbero parte le migliori otto della Superlega al momento dello stop Per garantire un minimo di pubblico si giocherebbe all’aperto

Modena Volley è al lavoro: non ancora in palestra, anche se si stanno approntando i piani per aprire in sicurezza il PalaPanini, ma intanto al tavolo delle trattative coi giocatori del prossimo anno. Le mediazioni più calde e difficili sono quelle riguardanti l’uscita di Matthew Anderson e il tentativo di trattenere Ivan Zaytsev, mentre per ultimi ci saranno i contratti stipulati prima del coronavirus (quelli di Grebennikov e Lavia) e i possibili arrivi (Stankovic e Petric, il primo da italiano).

Non c’è solo Modena al lavoro però: anche la Lega Pallavolo infatti sta vagliando varie ipotesi soprattutto per quel che riguarda il planning, tenendo presente un’unica data invalicabile: il 15 aprile, termine ultimo per l’assegnazione dello scudetto dato che la settimana successiva sarà dedicata alle finali europee e poi tutti, auspicabilmente, in apnea con le Nazionali per la VNL prima, le Olimpiadi rinviate al 2021 poi.

L’idea che rimbalza da alcuni giorni è quella di una Supercoppa Italiana giocata a fine agosto, che sia in tutto e per tutto il momento di rinascita per tutto il movimento nostrano del volley sottorete. L’idea al vaglio di Massimo Righi è quella di una Supercoppa allargata a otto squadre, le prime otto della classifica 20192020 al momento dello stop, e che si possa svolgere nell’ultimo weekend di agosto, prima che il campionato prenda il via il 6 di settembre.

Per poter garantire un minimo accesso di pubblico, l’idea è quella di giocare all’aperto, in una location suggestiva: è tornata fuori, infatti, la proposta che Diego Mosna aveva fatto per i play off poi saltati in questa stagione di giocare all’Arena di Verona, mantenendo le distanze tra gli spettatori ed evitando così gli assembramenti. Una soluzione che ovviamente non potrebbe in alcun modo riprodurre il calore di un palasport ma che consentirebbe un minimo di incassi, una grande visibilità anche artistica per gli sponsor e sarebbe davvero un messaggio suggestivo di ripresa. Il tutto anche alla luce del fatto che la rilettura del documento stilato dal Politecnico di Torino non dipinge affatto il volley come ‘sport più pericoloso’

a.t.