Tosi: «Mi dimetto a fine stagione»

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DOPO lo spareggio perso con la Pergolettese, Doriano Tosi ha rassegnato le dimissioni. Così almeno si è capito nella sua conferenza stampa di ieri.

Formalmente non ha presentato ’vere’ dimissioni, ma ha solo annunciato alla società di volere rimettere il mandato nelle mani della proprietà. La risposta sarebbbe stata: continuare a lavorare, poi a fine anno si deciderà.

«Mi ero già dimesso – le parole di Tosi- dopo il pareggio di Crema e pure un’altra volta Rimarrò qui per spirito di servizio facendo in modo che la proprietà possa prendere le proprie decisioni per il futuro assumendo un nuovo direttore sportivo quando lo riterrà opportuno».

Dopo Bollini la margherita gialloblù ha così perso un altro tassello. Via Bollini. L’addio, probabile, del dirigente è arrivato dopo l’esonero di Alberto Bollini.

«La proprietà ha deciso questa mossa improvvisa e nemmeno programmata, io in quel momento non c’ero e successivamente non sono andato a discutere con i soci. Ne ho preso solamente atto cercando di prendere una decisione immediata. Inizialmente avevamo scelto di continuare con lo staff di prima (ndr, Ferrante), poi invece abbiamo optato per Malverti. Questo per dare discontinuità al lavoro fatto prima. Roberto è un personaggio importante con la maglia gialloblù addosso. Sarà un uomo di servizio fino al 26 maggio, poi il 29 tornerà ad allenare la Juniores».

PRIMA di Bollini era saltato anche Luigi Apolloni: «Se avessimo avuto un girone diverso, meno difficile – continua Tosi – con Apolloni e i suoi metodi avremmo vinto il campionato. Il Modena però faceva molti punti e giocava male. L’allenatore aveva i fratelli in tribuna che ascoltavano le critiche della gente, poi leggeva i giornali e questo l’ha messo in crisi facendogli perdere gli equilibri, ad un certo punto sembrava morto.

Facendo un esempio, il Bari ha sempre giocato male, per i tifosi l’allenatore faceva schifo ma sono riusciti a vincere il campionato».

NELL’ANALISI di Tosi non sono mancate le considerazioni ad ampio raggio: «Modena non è adatta per questa categoria e non la capisce nemmeno. Secondo me la Pergolettese è inferiore alla nostra squadra tant’è che ha vinto solamente una partita su tre.

Se porto metà della nostra squadra a Mezzolara vinco il campionato. Se mettiamo la Pergolettese al Braglia dopo tre domeniche è morta di stress per la pressione che si vive qua».

La pressione di dover vincere a tutti i costi, secondo Tosi, ha giocato brutti scherzi: «Domenica prima dello spareggio i nostri giocatori erano sbiancati e sentivano l’appuntamento, troppa pressione. Sono convinto che portando questa altrove senza pubblico avrebbe vinto più partite».

SUL SUO LAVORO, Tosi si è espresso così: «A livello societario ho costruito il meglio che questa città potesse avere. E’ un patrimonio importante avere questi imprenditori».

In estate il direttore ha preso tanti calciatori per allestire un gruppo che puntasse direttamente al primo posto e alla promozione in serie C: «E’ stato massacrato uno come Boscolo Papo che è un elemento buono per la Lega Pro come ha dimostrato nello scorso campionato.

Gli spareggi post season sono l’immediato futuro: «Vincendoli si cono buone possibilità di salire vista l’incertezza sull’iscrizione di tante squadre. Ovviamente tocca alla Federazione decidere».

Antonio Montefusco