Donna uccisa a coltellate a Bovolenta: il maltempo ferma il recupero del furgone sospetto

La piena del fiume Bacchiglione ha costretto i sommozzatori a sospendere le operazioni. Gli investigatori pensano che il mezzo possa essere di Alberto Pittarello, compagno di Sara Buratin. L’uomo risulta irreperibile

Padova, 28 febbraio 20024 – Il maltempo ostacola le indagini sulla morte di Sara Buratin, la 41enne uccisa ieri a coltellate nella casa della madre di Bovolenta. Il sospettato numero uno è il compagno Alberto Pittarello, 39 anni, che al momento risulta irreperibile. Gli inquirenti sospettano che il mezzo trovato nel fiume Bacchiglione possa essere il suo furgone, ma la piena sta ostacolando il recupero.

Le condizioni meteo rendono troppo rischiose le immersioni dei sommozzatori, così i vigili del fuoco sono stati costretti a sospendere le operazioni per agganciare il furgone e trascinarlo fuori dall’acqua.

Bovolenta, la casa dove è stata accoltellata la 41enne Sara Buratin (nel riquadro)
Bovolenta, la casa dove è stata accoltellata la 41enne Sara Buratin (nel riquadro)

I sospetti

La donna è stata aggredita nel cortile della casa della madre, dove da due settimane era tornata a vivere dopo la separazione dal compagno. Resta orfana la figlia di 15 anni

Non è esclusa l'ipotesi di un suicidio dell'uomo – il 39enne lavora come caldaista in un'azienda della zona di Bovolenta – ma non viene trascurata nessun'altra pista, come quella di una fuga, magari con un altro veicolo. In quest’ultimo caso, il furgone potrebbe essere stato lanciato in acqua per ostacolare le indagini. Ma al momento non c’è certezza che il mezzo affondato sia proprio quello di Pittarello.

Trovato il cellulare

Tuttavia, sull'argine del Bacchiglione ieri è stato rinvenuto il cellulare dell'uomo. Sulla strada che costeggia l'argine, in località di Cà Molin, sono stati inoltre trovati segni evidenti di pneumatici, con una direzione che porta verso il fiume. Sul posto i vigili del fuoco, assieme ai carabinieri del nucleo investigativo.