Padova, 100mila metri di nastro per lifting estetico con falso marchio italiano: sequestro

Il prodotto, usato soprattutto per il viso, proveniva dalla Cina ed era stato 'sdoganato' in Ungheria. La Guardia di Finanza ha rinvenuto anche 120 mila articoli per Halloween senza marchio Ce

Guardia di finanza

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Padova, 2 novembre 2021 - Nastro adesivo per il lifting ad uso estetico non certificato e dunque non sicuro e 120 mila articoli relativi alla festa di Halloween sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Padova per violazione delle norme a tutela dei consumatori e del Made in Italy. L'operazione scaturisce da un'analisi di settore su attività commerciali in provincia che non rispettano gli standard di sicurezza europei e nazionali e le norme in materia di etichettatura dei prodotti.  Padova, sequestrate 700 tonnellate di pellet non sicuro Analizzando la filiera commerciale i finanzieri hanno effettuato diversi interventi nella zona industriale di Padova dove sono stati individuati prodotti importati dalla Cina, sdoganati in paesi dell'Est Europa, risultati privi dell'identificazione del produttore o della marcatura CE, e pronti per essere immessi alla vendita senza la valutazione della conformità e le indicazioni sui potenziali pericoli derivanti dal loro impiego, o ancora con la falsa indicazione del marchio di un'impresa italiana. 

Nastro per lifting con falso marchio italiano

Seguendo un automezzo in procinto di scaricare 10.000 colli presso un magazzino, sono stati sequestrati 100.000 metri lineari di nastro adesivo per il lifting e la decorazione delle unghie e delle sopracciglia, importato dalla Cina e sdoganato in Ungheria con falso marchio di un'azienda italiana.  Padova, Guardia di finanza sequestra 450 mila articoli scolastici contraffatti Successivamente, è stato controllato un magazzino presso il Centro Ingrosso Cina, in cui sono stati rinvenuti e sequestrati 120.000 articoli per Halloween (cappelli, costumi per bambini, maschere, mantelli, guanti, addobbi) per un valore superiore ai 100.000 euro. I responsabili delle imprese controllate sono stati segnalati alla Camera di Commercio per le relative sanzioni amministrative e il ritiro dal mercato della merce.