ALESSANDRO MAZZANTI E FRANCESCO PIERUCCI
Cronaca

Aggressione choc, la laurea in Fisica e la violenza cieca. Simone Babbini: picchiatore senza un perché

La storia del 37enne arrestato: da brillante studente di materie scientifiche a taciturno bidello

Simone Babbini, il bidello di 37 anni arrestato. A destra, Matteo Bastianelli, il 46enne aggredito

Simone Babbini, il bidello di 37 anni arrestato. A destra, Matteo Bastianelli, il 46enne aggredito

Fermignano (Pesaro e Urbino), 18 ottobre 2023 - Un bidello, laureato in Fisica. Questo è Simone Babbini, 37 anni, accusato del tentato omicidio di Matteo Bastianelli, il 46enne titolare del Conad di Fermignano, che Babbini ha investito con la sua auto, poi ha preso a martellate e ha tentato di gettare nel fiume solo perchè l’altro gli aveva detto di andare più piano, visto che aveva rischiato di investirlo, sfrecciando a bordo della sua Ford Focus, in via piave, vicino alConad di Fermignano.

Babbini ha la faccia del bravo ragazzo, nel suo profilo Fb. E viene viene descritto dalle persone che lo conoscono come un tipo molto intelligente. Tutto vero. Tanto che ha dato ripetizioni di Fisica e Matematica a tanti studenti. C’è gente che ha passato gli esami, anche all’università, solo grazie a lui.

Certo, la testa di Babbini funziona in una certa maniera. Violento, a volte. Si è visto. Uno che ha degli scatti. E che a tratti, dice chi lo conosce, si metteva anche a ridere da solo. Ma è anche uno pieno di problemi, che si sono gonfiati sempe di più, e forse sono gran parte l’innesco che accende l’aggressione selvaggia e assurda che riduce a una maschera di sangue il volto di Bastianelli. Babbini si lascia anni fa con l’ex fidanzata. Nasce una contesa sui figli, due. E non vedere più i suoi figli, dice chi lo conosce, a Babbini faceva male. "Ha detto una serie di cazzate al giudice", si confida con qualche amico, riferendosi alle conseguenze della separazione. Lui poi va a convivere con una ragazza di Piobbico. Ma c’è chi dice che poi sia tornato a vivere con la madre. Amori falliti, la testa di un genio, la violenza di un picchiatore di professione. Un groviglio di contraddizioni. E se non basta, c’è anche questa: Babbini per un certo periodo fa anche il volontario alla Croce Rossa di Urbino, "dove ha collaborato nel migliore dei modi". Prima altruista. Poi picchiatore.

Certo, in paese, a Fermignano, ora qualcuno sussurra: "Non ha mai dato molta confidenza, è sempre stato un ragazzo taciturno". Nessuno ha voglia di esporsi, il paese è scioccato da ciò che è accaduto lunedì mattina . "Sono sconvolto", dice un suo amico. E forse lunedì era sconvolto anche Babbini. "Negli ultimi tempi lo vedevo depresso", dicono. Su Fb il giovane bidello laureato ha 553 amici, ma da tempo pare che si fosse chiuso, allontanatosi dagli amici e facendo emergere la parte più introversa del suo carattere. "I primi cambiamenti – dicono alcuni conoscenti – sono arrivati dopo la prima ondata di Covid. Lo si vedeva poco, parlava meno". Alcuni fermignanesi fanno capire che qualcosa poteva essere cambiato negli ultimi tempi nel suo carattere, come se si fosse incrinato qualcosa, sotto il peso di quei dolorosi fallimenti che già aveva collezionato. Da ragazzo giocava a calcio "ed era bravo sul campo". Poi, dopo il liceo, la scelta dell’Università e qui forse il primo distacco dalla comunità fermignanese. Alcuni coetanei lo ricordano come il più bravo della classe. Un talento naturale per le materie scientifiche, da lì la strada per la laurea in Fisica è un percorso quasi scontato. Addirittura pare che abbia avuto contatti con la Scuola Superiore ‘Normale’ di Pisa: da qui le ripetizioni, a tanti ragazzi che si sono affidati a lui, negli anni, per Matematica e Fisica. Addirittura consigliati dai suoi prof delle superiori.

Era impiegato come bidello perché "non voleva insegnare, cosa che avrebbe potuto fare"; ultimamente aveva fatto supplenze come collaboratore scolastico tra i plessi di Urbino e Sassocorvaro Auditore. "Quello che è accaduto lunedì mattina ha lasciato tutti senza parole. Sono veramente dispiaciuto - dice il sindaco di Fermignano, Emanuele Feduzi -. Violenza inaudita ed ingiustificata. Grazie ai carabinieri per aver trovato subito l’aggressore. A Matteo va tutta la mia solidarietà e un augurio di buona guarigione da parte di tutta la nostra comunità. Voglio ringraziare anche l’operatore di Marche Multiservizi che lo ha soccorso". E Simone? "Lo conosco da tanto tempo – dice il sindaco – e sono rimasto incredulo nel sapere che sia stato lui a compiere quel gesto". Chissà cosa dirà al giudice, Babbini, nell’udienza di convalida fissata per i prossimi giorni. Forse chiederà scusa.