Caso pale eoliche, arriva il no del presidente dell’Unione Montana

Sulle torri interviene Andrea Spagna: "Oltre alle questioni tecniche alla base del nostro no c’è anche la volontà politica"

Caso pale eoliche, arriva il no del presidente dell’Unione Montana

Caso pale eoliche, arriva il no del presidente dell’Unione Montana

Cento metri dal Parco Interregionale del Sasso Simone e Simoncello, 3 chilometri dai due Sassi, 11 chilometri dall’Alpe della Luna ma anche 3,5 chilometri dal punto dove nidifica l’aquila reale: le sei torri eoliche alte 200 metri, proposte dall’azienda norvegese Fred Olsen Renewables Italy srl, nasceranno formalmente in territorio toscano ma a due passi dal territorio marchigiano con contraccolpi non solo per il paesaggio ma anche per l’ambiente e per il turismo.

Oggi scade il termine per presentare osservazione al progetto sul sito del Ministero. "Dal primo momento i nostri uffici sono al lavoro per portare le nostre osservazioni -fa sapere il presidente dell’Unione Montana Montefeltro Andrea Spagna-, produrremo nelle tempistiche concesse un documento condiviso con l’Ente Parco dove manifestare tutti i motivi del nostro no. Oltre alle questioni tecniche che stanno alla base della nostra netta contrarietà c’è anche la volontà politica, maturata all’unanimità nel consiglio dell’Unione, di opporsi a questo progetto. Non si pensi però che ci svegliamo oggi o che aspettiamo gli articoli di giornale per iniziare a lavorare: dal primo momento in cui abbiamo ricevuto la richiesta ci siamo attivati, intenzionati a trovare tutte le questioni tecniche che portano alla contrarietà di questo progetto, troppo impattante per il nostro territorio. Ciò non mina la ferma convinzione che sia necessario muoversi verso le energie sostenibili, come dimostrano tante buone pratiche già adottate nei comuni, ma queste devono coniugarsi bene con la vocazione della zona che le ospita. Quando siamo interpellati siamo sempre disponibili a chiarire ogni dubbio: non servono proclami ma arrivare alla soluzione della vicenda". Il Comitato per la tutela del Paesaggio del Montefeltro dalla propria pagina Facebook aveva auspicato una maggior trasparenza e un maggior coinvolgimento dei cittadini, ritenendo cruciale il ruolo dell’Ente Parco, tanto da chiedere la proroga del mandato del consiglio direttivo e del presidente, almeno fin dopo le elezioni amministrative di inizio giugno. Ad aver già caricato sul sito le proprie osservazioni è invece il Comune di Borgo Pace che nel documento evidenzia "notevoli carenze nella documentazione tecnica allegata al progetto con documenti che presentano anche grossolani errori determinati, sicuramente, da una limitata conoscenza da parte dei progettisti. Mancano del tutto i particolari costruttivi dei sostegni che si intenderebbe installare, le loro corrette dimensioni, le indicazioni delle modalita` costruttive, delle modalita` di accesso ai siti interessati dal posizionamento dei tralicci, tutti elementi che sono da ritenere essenziali per una corretta valutazione rispetto alla necessita` di tutela paesaggistica e ambientale del territorio comunale".

Andrea Angelini