
1572: un duca “sanguinario“, una rivolta, le sue cause e i risvolti sulla città di Urbino. Su questo intrigante intreccio...
1572: un duca “sanguinario“, una rivolta, le sue cause e i risvolti sulla città di Urbino. Su questo intrigante intreccio si basa il libro presentato ieri dal Club Unesco di Urbino e il Montefeltro assieme a Urbino Capoluogo, incontro che ha visto una grande affluenza nell’aula magna dell’Isia.
"Un fondamentale tassello nel mosaico della valorizzazione storica della nostra città" è stata la definizione del volume fatta da Alberto Bruscoli, presidente del CUUM, che ha aggiunto: "Nel libro si ricordano i problemi che gravavano cinque secoli fa sull’entroterra, dall’isolamento viario alle infrastrutture, dallo spopolamento causato dalla difficoltà per i giovani di trovare lavoro e altri problemi sui quali ancora oggi ci troviamo a discutere. Ci fu una rivoluzione gentile, educata ma ferma", alla quale il duca Guidubaldo II purtroppo rispose con la violenza.
Nel libro “Storia della sollevazione di Urbino contro il Duca Guidubaldo II Feltrio Della Rovere dal 1572 al 1574“, l’autore Luigi Celli ripercorre gli antefatti, le cause sociali e passo passo le tappe della protesta di un gruppo di famiglie urbinati che perorarono invano l’abbassamento di gabelle e tasse. Il volume, edito alla fine dell’800, era quasi sconosciuto, ma è stato riscoperto da Giorgio Londei, presente all’evento con il vicepresidente di Urbino Capoluogo, Ferruccio Giovanetti: "Sono grato al CUUM per aver accolto la proposta di pubblicazione, per giunta in una veste grafica prestigiosa realizzata da Leardini di Macerata Feltria. La rivolta degli urbinati e del Montefeltro contro Guidubaldo II della Rovere nel 1572 – ha detto Londei – rappresenta uno dei momenti più drammatici della storia ducale e dei rapporti tra gli urbinati e i successori dei Montefeltro. Grazie allo stile avvincente della narrazione la possiamo rivivere in modo coinvolgente ed attuale". Hanno portato i saluti anche i sindaci di Urbino Maurizio Gambini e Fermignano Emanuele Feduzi.
g. v.