"Il cardiologo mi ha mandato via perché non sono vaccinato"

Fano, un 51enne racconta il rifiuto di un medico del Santa Croce di verificare le sue condizioni cardiache perché non immunizzato

Un reparto di Cardiologia (foto d’archivio)

Un reparto di Cardiologia (foto d’archivio)

Pesaro, 4 febbraio 2022 - Ha dolore al petto da giorni. L’altro ieri è andato dal cardiologo per una visita a pagamento al Santa Croce ma, non essendo vaccinato, il medico si è rifiutato di riceverlo rimandandolo via col suo dolore al petto. E’ il racconto di A.Q. 51 anni, di Fano, dipendente di un’azienda di trasporti.

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Al telefono, concitato, dice: "Io non sono vaccinato perché ho paura, non sono un no vax, non sono sui social, ho una moglie invalida al 100 per cento e sono in aspettativa da oltre un anno per stare accanto a lei. Non ho nessuna voglia di fare le buffonate in giro contro i vaccini, io e mia moglie abbiamo paura e stiamo sempre in casa per non rimanere contagiati. Ma da una settimana sento un dolore al petto, che va e viene ma che non mi abbandona mai. Allora ho chiamato il Cup per prendere un appuntamento ma sono stato dirottato a San Benedetto del Tronto. Mi sono rifiutato ed ho chiesto di andare a pagamento da un cardiologo il prima possibile".

"Mi ha fissato l’appuntamento il Cup, e ci sono andato - prosegue -. Nessuno mi ha chiesto se fossi vaccinato oppure no. Entro in ospedale e poi mi presento al medico. Dopo i primi convenevoli, mentre mi apprestavo a sedermi sul lettino, il medico mi chiedo se avessi fatto il vaccino. Ho risposto di no, perché ho paura degli effetti avversi. A quel punto è cambiato tutto. Mi ha detto senza giri di parole che non mi avrebbe assolutamente visitato, perché la scienza gli imporrebbe di fare così. Io mi sono sentito offeso e abbandonato e sono andato via con i miei dolori al petto sempre più forti. Ho fatto anche una segnalazione al Tribunale del Malato perché è inconcepibile che un medico si rifiuti di visitare un paziente che sta male. Io non sono vaccinato e non voglio nemmeno fare il tampone ma queste sono scelte mie e rinuncio a tantissime cose per queste mie scelte personali. Infati rimango a casa con mia moglie, non usciamo mai, abbiamo deciso di fare così per difenderci dal virus senza vaccinarci. Ma di fronte al bisogno, avendo dolore al petto, ho chiesto l’intervento di un cardiologo ma non mi sarei mai aspettato di ricevere un rifiuto, non immaginavo che un medico si rifiutasse di visitare un paziente che sta male. Ora ho cercato un altro cardiologo per farmi visitare ma non l’ho ancora trovato. Chiedo che qualcuno mi spieghi questa esclusione dal vivere civile per chi non è vaccinato".

ro.da.