REDAZIONE PESARO

Prete aggredito da un automobilista "Gli avevo solo detto di rallentare"

E’ successo venerdì sera a San Costanzo, in corso Matteotti, dove c’è il limite dei 30 chilometri orari. Don Memo: "L’ho visto sfrecciare, l’ho redarguito. Quello è sceso e mi ha messo le mani addosso".

Prete aggredito da un automobilista "Gli avevo solo detto di rallentare"

SAN COSTANZO

di Sandro Franceschetti

[FIRMADATALOC]Scende dalla macchina, si scaglia verso il prete e gli dà una manata in faccia. Il prete è Stefano Maltempi, per tutti ‘don Memo’, 74enne, dal 2010 parroco di San Costanzo. E proprio a San Costanzo, in pieno centro, si è verificata l’aggressione, per la quale il don non ha voluto sporgere denuncia, "perché un passo del Vangelo di San Luca dice: ‘perdonate e sarete perdonati’". Erano da poco passate le 19 di venerdì scorso quando il ‘Memo’ stava uscendo dalla chiesa di Sant’Agostino, in corso Matteotti, con un gruppo di genitori dei ragazzi che a breve faranno la cresima.

"Appena fuori – racconta proprio il don –, sfreccia davanti a noi una macchina che anziché i 30 chilometri orari imposti dai cartelli stradali per quel tratto, andava, secondo me, agli 80. Istintivamente ho alzato le braccia, facendo il gesto di rallentare, ma niente. Quel tipo ha proseguito forte e così ho urlato: ‘Guarda che c’è il limite dei 30!’ A quel punto, arrivato in fondo al corso, il conducente ha fermato l’auto (una cabrio di colore scuro, con la capote tirata su), è sceso e si è diretto verso di me in modo minaccioso". "A vedere come camminava e il suo volto tirato - aggiunge il parroco, che come sempre era vestito con abiti comuni e quindi non riconoscibile come sacerdote - direi che era molto arrabbiato. Un uomo di circa 40 anni, alto come me e con le spalle larghe. Il suo modo di venirmi incontro e l’espressione della faccia mi hanno fatto paura. Così dalla strada sono entrato nella stanza che utilizziamo per il banco alimentare. Lui mi ha raggiunto lì, ha allungato un braccio e mi ha messo una mano in faccia, spingendomi all’indietro. Poi se n’è andato via".

"Sono stati attimi di preoccupazione, anche perché, ripeto, per come é sceso dalla macchina ed è venuto verso di me c’era poco da stare allegri. Ma poi non è successo niente di drammatico. Mi ha messo una mano sul volto, spingendomi all’indietro, e subito dopo se n’è andato via, risalendo in macchina". I carabinieri, grazie anche ad alcune foto scattate dai presenti e ai filmati delle telecamere del Comune, sono risaliti presto all’autore dell’aggressione, che sarebbe residente nella provincia di Ancona. "Spesso, certi episodi, anche molto più gravi – riprende il sacerdote – avvengono senza grandi motivi, perché troppi fanno a meno del Padre Eterno e tirano avanti di testa propria. Perciò, non ho fatto denuncia e ripeto: ‘perdonate e sarete perdonati’. Grande solidarietà è stata espressa sui social e di persona al parroco, sia dai cittadini che dal sindaco Filippo Sorcinelli, il quale ha definito "gravissimo" l’accaduto.