Riscaldamento a scuola, è caos "Dove troviamo i soldi per pagarlo?"

Marco Domenicucci, direttore generale della Provincia: "Chiudere gli istituti il sabato non basterebbe. È necessario l’intervento dello Stato". Incontri con i presidi per concordare la strategia

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"Sa quanto è aumentato il costo del riscaldamento dei nostri edifici, e mi riferisco soprattutto alle scuole? Un milione di euro nel periodo tra ottobre 2021 e aprile 2022". Marco Domenicucci, direttore generale della Provincia, guarda i numeri del passato per dare la misura di quanto può succedere nel futuro prossimo, cioè da quando il freddo imporrà di accendere i riscaldamenti nelle scuole. "Finora siamo riusciti a coprire con gli avanzi di bilancio – spiega – ma gli avanzi finiscono". La Provincia, in tema di scuole superiori, ha fronti aperti ovunque: in città, a Fano, Urbino, Fossombrone, Cagli, Urbania. "Parliamo di dimensione enormi", dice con realismo misto ad amarezza. "La situazione è preoccupante non solo per il riscaldamento ma anche per l’aumento dell’energia elettrica. E noi, come ente, non abbiamo la leva delle entrate per far fronte alle spese. Anzi, i flussi di Ipt, l’imposta provinciale sulle trascrizioni, sono scesi del 14%. Dove andiamo a trovare i soldi per riscaldare le scuole? L’ipotesi di chiuderle il sabato c’è, ne discuteremo, ma ci dicono che il risparmio sarebbe quasi irrisorio. E’ determinante l’aiuto dello Stato. Ma il Ministero ha previsto un meccanismo di concessione delle risorse che ci sta creando problemi". Detta senza tecnicismi, i fondi vengono assegnati solo se le fatture delle utenze sono intestate agli enti proprietari. La Provincia di Pesaro-Urbino ha dato tutto in gestione alla Cpl Concordia, cui sono intestate le fatture. Quindi, per ora, niente rimborsi. Insomma, un guaio dietro l’altro, di cui la prossima settimana si parlerà in diversi incontri con i presidi.

Tra questi, Roberto Lisotti, dirigente del liceo Mamiani, che a sua volta ha diversi fronti aperti. "La nuova Morselli – dice – sarà sicuramente il minore dei problemi visto che è nuova. Anche per la sede di via Gramsci credo che la situazione sia sotto controllo, invece tutto si complica al Campus, dove la dispersione termica è notevole. Sono preoccupato come tutti. Noi teniamo la temperatura intorno ai 19 gradi, non credo si possa abbassare ulteriormente. Ma ora aspettiamo direttive dalla Provincia".