
Nel mirino "Casa Leonardo", a Pantano. Il presidente dell’Aias, l’associazione assistenza spastici: "Fuoco appiccato di notte a un piccolo capanno". I pompieri hanno evitato danni peggiori.
Rogo nella notte nella comunità per disabili. Le fiamme hanno distrutto una casetta per gli attrezzi agricoli nel giardino esterno della struttura "Casa Leonardo", in via Tesei a Pantano, danneggiando anche un’auto in sosta e la recinzione. "Pensiamo che si tratti di un gesto intenzionale da parte di qualcuno che, dall’esterno, ha appiccato le fiamme". Il presidente provinciale dell’Aias (associazione italiana assistenza spastici) Franco Tonucci ha presentato ieri denuncia contro ignoti ai carabinieri per incendio doloso. Dietro l’episodio accaduto intorno all’1,30 di giovedì notte potrebbe infatti esserci la volontà di colpire.
Per fortuna le fiamme non hanno provocato danni al centro residenziale al cui interno si trovavano 8 ospiti disabili e un’operatrice socio-sanitaria. Non è stato necessario evacuare la struttura. A dare l’allarme sono stati alcuni residenti che abitano in prossimità della comunità socio-educativa e che per primi si sono accorti delle fiamme. I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente sul posto che, nel giro di breve, hanno spento le fiamme evitando il propagarsi dell’incendio e hanno messo in sicurezza tutta l’area.
"Non capiamo perché sia successo un fatto simile – commenta attonito il presidente Tonucci –. Il fuoco è stato appiccato a un piccolo capanno di legno utilizzato come ripostiglio per gli attrezzi. Pensiamo che qualcuno gli abbia dato fuoco ma non riusciamo a comprenderne i motivi. I carabinieri ai quali ho presentato denuncia mi hanno chiesto se ci possa essere qualche motivo di ritorsione, ad esempio la mancata accettazione di una richiesta di accesso al centro da parte di qualcuno rimasto fuori. Mi sento di escludere totalmente questa ipotesi in quanto non siamo noi come associazione a gestire gli ingressi, di questo si occupa il servizio Umea dell’Ast di Pesaro e Urbino. Io penso piuttosto che si sia trattato di un atto vandalico che, tuttavia, mi lascia davvero basito. Mi chiedo come si possa fare una cosa simile proprio nei confronti di una struttura sociale che ospita ragazzi con handicap che per fortuna non si sono spaventati dell’incendio anzi, non se ne sono accorti perché il capanno a fuoco si trova nella parte posteriore".
Secondo il presidente Tonucci "i danni per noi ammontano a circa un migliaio di euro. E’ impossibile che le fiamme si siano sviluppate da dentro in quanto, all’interno del ricovero attrezzi non si trova un impianto elettrico. C’era un tagliaerba elettrico utilizzato come attività dai ragazzi. Non c’erano benzina né altri inneschi. Un fatto simile non ci era mai accaduto e noi ne siamo rimasti completamente attoniti".