Matteo Ricci, il candidato ciclista: maxi pedalata aspettando la Schlein

Via al tour in bici del sindaco. Domenica la segretaria Pd ufficializzerà i nomi in lizza per le Europee

La pedalata di Matteo Ricci, foto di gruppo alla partenza da Fano

La pedalata di Matteo Ricci, foto di gruppo alla partenza da Fano

Pesaro, 19 aprile 2024 – In attesa della candidatura ufficiale alle europee, Matteo Ricci, pedala ("A testa alta", dice lui), verso Roma, dove domenica mattina si riunirà la direzione nazionale Pd al Nazareno. Tra i punti all’ordine del giorno c’è l’approvazione delle liste elettorali. Tradotto: si sapranno i nomi degli eurocandidati.

In tenuta da ciclista, puntualissimo, Ricci è arrivato alla partenza: l’Arco Augusto di Fano. L’intenzione del sindaco uscente di Pesaro è quella di coprire 316 chilometri in cinque tappe.

Si sente allenato? "No. Ho con me sia la bici muscolare che l’elettrica. Per fare il figo parto con la prima e alla prima curva cambio con l’altra". "Questa pedalata è un modo per stemperare l’attesa? Ricci, ride. "No, è un viaggio dal valore tematico: con le persone che incontrerò lungo il tragitto discuterò di temi fondamentali per lo sviluppo dell’Italia, per ricucire il Paese e difenderlo da azioni disgreganti coma il disegno di legge sull’autonomia differenziata. Poi il tema ella sostenibilità e quello della Pace". Ma perché partire da Fano? "Abbiamo scelto la vecchia via Flaminia che è stata una delle vie principali di collegamento tra Roma e l’Oriente".

Per Ricci i 316 chilometri verso Roma avranno il significato di una “biciclettata per la Pace“. "Sarebbe stato meglio arrivare al Furlo, meta della prima tappa, percorrendo una pista ciclabile. Da anni un dibattito ideologico, arretrato dal ritorno di una ferrovia che non tornerà mai, ha bloccato il progetto della pista ciclabile. Perché non rilanciare invece questo progetto importante per la vallata del Metauro?". Per Ricci "la Regione non fa che dimostrare, anche in questo caso, una visione miope e nostalgica. Una delle tante promesse mancate".

La giornata sulle due ruote ha visto l’arrivo a Cantiano, dove Ricci è stato accolto dal sindaco Alessandro Piccini, poi cena elettorale pro Mazzacchera sindaco a Cagli. Con Ricci ha macinato chilometri una carovana composta da sportivi amatoriali, tra cui il gruppo delle Pink Panther. Al centro dei discorsi tra Ricci e Piccini è stata la gestione del post alluvione. "A Cantiano ritardi inammissibili su risorse, procedure e progetti. Sveglia – ha osservato Ricci rivolto ad Acquaroli – bisogna accelerare. È passato un anno e mezzo dall’alluvione che ha colpito il nostro entroterra nel 2022. La Regione Marche e il commissario straordinario Francesco Acquaroli facciano la propria parte in tempi celeri". Alle spalle dei due il Ponte Romano in attesa di interventi: "I tempi sono fin troppo dilatati– ha osservato Ricci, –. La burocrazia è eccessiva: non sono state snellite le norme come invece è avvenuto in Emilia Romagna. Per quello che potrò rilancerò la questione a livello nazionale”, conclude Ricci. Il sindaco di Cantiano annuisce e aggiunge: "Resta la grande preoccupazione che quello che è successo potrebbe di nuovo accadere, perché in un anno e mezzo non si è messo mano alla mitigazione del rischio idraulico e non si sta impedendo che il materiale continui a scendere a valle".