Sanità nel caos. Ricci: "Via l’assessore". Biancani: "Nomine subito"

Dopo l’uscita di scena del direttore generale Storti e del numero due Berselli la politica si scatena. Vitri: "E’ uno sfacelo". Conti: "Sfumano tanti progetti".

Sanità nel caos. Ricci: "Via l’assessore". Biancani: "Nomine subito"

Sanità nel caos. Ricci: "Via l’assessore". Biancani: "Nomine subito"

"La sanità marchigiana è nel caos. Saltamartini e i suoi tutor si dimettano". A chiedere la testa dell’assessore regionale è il sindaco Matteo Ricci, mentre i ’tutor’ rispondono ai nomi di Francesco Baldelli, assessore all’edilizia ospedaliera, e il sottosegretario alla Sanità Aldo Salvi. All’indomani dell’addio della direttrice generale dell’Ast1 Nadia Storti, in pensione anticipata dal primo maggio, e del direttore sanitario dimissionario, Edoardo Berselli, è duro l’affondo del sindaco di Pesaro, secondo cui le ’fughe’ sono "l’ennesima dimostrazione di una riforma sanitaria che smantella e che non costruisce nulla, diventando inapplicabile. La situazione è diventata insostenibile". E continua: "Gli unici che dovrebbero dimettersi sono l’assessore alla Sanità e i due tutor. Facciano un passo indietro per il bene della sanità marchigiana, che dobbiamo salvare". Ce n’è anche per il presidente Francesco Acquaroli: "Se c’è batta un colpo. Serve una forte mobilitazione per salvare la sanità, perché dopo quasi quattro anni di governo regionale è ormai oggettivo il declino verso il quale si è avviata", conclude.

Chiede tempi rapidi per colmare il vuoto di potere Andrea Biancani, candidato sindaco del centrosinistra: "E’ urgente la nomina dei nuovi direttori, la sanità della nostra provincia non può essere lasciata senza una guida anche alla luce delle scadenze dei prossimi mesi: l’approvazione dell’Atto aziendale, l’avvio del nuovo ospedale e il trasferimento dei servizi legati alla psichiatria. Il rischio è perdere molti professionisti, medici e operatori sanitari". "Non è normale – continua – che il numero 1 e 2 della azienda sanitaria lascino a pochi mesi dall’avvio della riforma voluta dalla Regione e prima dell’approvazione dell’Atto aziendale, che dovrà indicare quali servizi sanitari ci saranno nella provincia, in quali ospedali, con quale personale e risorse. Evidentemente, all’interno dell’Ast ci sono grossi timori sulla sostenibilità delle scelte di politica sanitaria fatte dal governo regionale". "Ora ci si attivi subito per nominare sostituti. Il rischio è tornare a commissari a tempo, che non prendono decisioni".

Parla di "sfacelo" Micaela Vitri, consigliera regionale del Pd: "Quando in una casa cedono i pilastri il crollo è certo. Due dimissioni nell’arco di sole due settimane dei massimi dirigenti della nostra sanità certificano il fallimento di chi oggi guida la Regione. Acquaroli e la giunta se ne rendono conto?" Vitri esemplifica: i ritardi sull’atto aziendale, sul cantiere del nuovo ospedale, le liste d’attesa, la mobilità passiva, la carenza di medici. "Ad Acquaroli interessa tutto questo?" si domanda. Rammarico esprime poi l’assessora comunale alla Salute Maria Rosa Conti: "Ho conosciuto la dg Storti. Si è sempre dimostrata disponibile, dal punto di vista tecnico ha cercato sempre di trovare delle soluzioni. L’ho incontrata 10 giorni fa per siglare un protocollo con il dipartimento di prevenzione per rimettere in moto il museo delle Stufe a Galantara. Lei aveva dato il suo pieno appoggio, senza manifestare alcuna incertezza riguardo al futuro. Sono rimasta sorpresa ma sopratutto dispiaciuta dell’improvvisa uscita di scena. Desidero ringraziarla e auspico di riprendere in mano il progetto con il nuovo direttore".