Cinquant’anni per i Gentlemen: "Scarpette al chiodo? No grazie"

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Oltre duecento persone hanno partecipato all’hotel Baia Flaminia ai festeggiamenti per i 50 anni dei "Gentlemen Alberto Copponi" (con due anni di ritardo per la pandemia) fondato nel 1970. Dal 1985 è stato organizzato il torneo "Alberto Copponi", intitolato al mitico portiere degli anni ‘50 della Vis calcio, nelle città di Pesaro, Gabicce Mare, Gradara e anche all’estero. I meno giovani ricorderanno la grande difesa della Vis di quegli anni: Copponi, Sforza, Baffioni, Sella, Rossi, Serafini, purtroppo tutti scomparsi, l’ultimo Fifo Serafini un paio d’anni fa. Copponi poi, appese le scarpette al chiodo, aprì il forno di via Vincenzo Rossi dove attualmente esiste il negozio della Katj. Tornando alla grande festa, il cui brillante presentatore è stato il socio Luca Azzolini, c’è sato un minuto di silenzio per i soci e i fondatori scomparsi. Poi spettacolare esibizione con il freestyle di Luca ed Esteban e gli ospiti, l’imitatore Gianfranco Butinar e il maestro-pianista Stefano Scartocci. Tra i più acclamati Sante Abbondanza e Rolando Ferri fondatori con Copponi. Ricordati i cinque presidenti che si sono succeduti: Antonio Baffioni e il notaio Luigi Ragazzini (scomparsi. Erano presenti alla serata gli altri tre: Salvatore Siena, Davide Russo e Sandro Pezzolesi. Un tributo a Bruno Corsini e agli scomparsi Marco Mancini e Vando Marchionni (presenti le vedove). Per l’occasione sono giunti da Roma Silvano Martinotti, presidente onorario; Matteo Melchionda da Nicandro Garganico; Vittorio Rocco e Alessandro Pessoz da Milano; Massanelli da Macerata e Capaccioni da Arezzo. Standing ovation per i 70enni in gran forma ed ancora sui campi di calcio; Cesare Morri, Paolo Bernabucci, Glauco Dolino, Adriano Marfoglia, Sandro Pezzolesi, Franco Signoretti e Renzo Tarini. Un grande applauso al capitano di sempre Marco Mazzoli. Tutti i presenti sono stati premiati con una medaglia del 50entesimo anniversario. "Un grande – ha concluso Azzolini – ringraziamento all’amico da sempre vicino ai Gentlemen, Sergio Zolfanelli e al consiglio direttivo per il lavoro dedicato per la riuscita della serata che aveva come motto: "Appendi le scarpe al chiodo… no grazie".

l. d.