In questo grande e avveniristico complesso produttivo si lavora anche per aiutare a sconfiggere il Covid. Già, perché nell’azienda ‘Giulio Barbieri srl’ (sede nel Ferrarese) non appena si è manifestata la pandemia si è messa in moto la ricerca applicata e in brevissimo tempo si è cominciato a produrre e a consegnare a ospedali, privati e imprese un tunnel estensibile igienizzato, pronto a sanificare tutte le persone in procinto di entrare in quegli ambienti. Ne sono provvisti, ad esempio, le stazioni ferroviarie di Bologna e di Roma.
Giulio Barbieri, questo prodotto è solo l’ultimo di una lunga serie.
"Sì, perché la gamma è ampia e comprende quattro ’filoni‘ tutti riconducibili alle costruzioni di strutture metalliche: gazebo professionali per eventi, pergole e vele ombreggianti, tunnel estensibili (che installano negli stadi o nelle centrali atomiche in Francia), carport e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, soprattutto biciclette".
Dica di più del tunnel igienizzante.
"Nel febbraio 2020, quando si iniziò a chiudere ogni tipo di azienda, abbiamo cominciato a pensare e a studiare fino ad offrire, rapidamente, il prodotto giusto, dedicato, grazie all’abbinamento fra il ’tradizionale‘ tunnel e un sistema di nebulizzazione con liquido igienizzante. E’ un impianto semplice che si installa in pochissimo tempo e sanifica persone ma anche mezzi".
La soddisfazione non è data solo dalla risposta del mercato.
"Questo prodotto ha accresciuto la popolarità dell’azienda e ha fatto conoscere la sua affidabilità".
Fatturato e addetti?
"Il fatturato sfiora i 10 milioni con un obiettivo di crescita, costante, del 20% l’anno. I dipendenti sono 54".
Il mercato: quanto esportate?
"Il 50% del prodotto prende la via dell’Australia o di Panama, della Nigeria o di Samoa (l’aeroporto). L’Italia, devo dire, ci sta dando tante risposte positive ma…il mondo è grande e quindi operiamo ovunque c’è spazio".
Qualche esempio di vostri prodotti di successo?
"Il carport fotovoltaico sta avendo grande visibilità anche all’estero: ad esempio Oslo lo ha scelto per la creazione del nuovissimo polo dedicato alla mobilità ecosostenibile. Poi siamo tra i fornitori della famiglia reale britannica. I nostri gazebo vengono utilizzati per le aree-ospitalità dei team di Moto GP e Formula 1, oltre che per allestire eventi come le Olimpiadi".
C’è un segreto che spiega il successo della sua azienda?
"Anzitutto la visione che abbiamo. Non a caso uso il plurale, perché qui tutti hanno un ruolo, possono e devono intervenire perché fanno parte attiva della squadra. Puntiamo molto su ricerca e sviluppo e il prodotto dev’essere etico nel senso che non può contenere nulla ’di più‘ e dev’essere semplice. Per questo è anche più conveniente".