Campo Aperto, una realtà che tende la mano ai più fragili

Inaugura oggi la nuova cucina negli spazi curati dall’Auser. Coltivazioni sociali e solidali aperte ad anziani, persone con disabilità e alunni.

Campo Aperto, una realtà che tende la mano ai più fragili

Campo Aperto, una realtà che tende la mano ai più fragili

Un’isola verde in cui le viti si sviluppano ancora intorno agli olmi, dove i filari di gelsi delimitano gli orti, e l’argilla diventa fra le mani dei bambini la materia da cui è possibile ottenere qualsiasi forma. Si spalancherà il sipario oggi, a partire dalle 16, sugli interventi di rifacimento che hanno visto di recente protagonista Campo Aperto, lo chalet immerso nella natura che l’Auser cura nelle campagne faentine, in via Sant’Orsola 31. Il luogo è una sorta di piccola Arcadia, nelle campagne affacciate sulle prime colline, non lontano dal centro civico dei rioni dove trascorrono le loro giornate i cavalli della galassia-Niballo, in un’area agricola amatissima dai ciclisti e dove capita di fare incontri a tu per tu con la fauna selvatica. L’intervento più ambizioso realizzato a Campo Aperto negli ultimi mesi è stato quello sulle cucine, interamente nuove: ad accompagnare i presenti nella struttura durante l’inaugurazione ci sarà la presidente Auser territoriale Mirella Rossi, affiancata dai volontari. Le cucine saranno a servizio degli appuntamenti che vedono coinvolti gli associati, ma anche degli ospiti che arriveranno qui per i vari eventi che verranno organizzati. "Il nostro è un luogo della città aperto a tutta la comunità – spiega Mirella Rossi –. Per chi arriva qui per fare volontariato, per le persone con fragilità che curando gli orti individuano le loro potenzialità, e per gli alunni delle scuole felici di trascorrere qualche ora all’aria aperta".

I cittadini con disabilità coinvolti nell’ambito del progetto ‘Dopo di noi’ sono circa una quindicina: qui, spesso insieme ai genitori, si impegnano nella cura degli orti e delle aree verdi. Lo chalet è circondato da circa un ettaro di prati, viti, aule all’aperto, cucine-gioco per i più piccoli e addirittura un’area verde allestita come un labirinto a forma di spirale. In quelli che vengono definiti ‘campi di comunità’ trovano spazio fiori, ortaggi, legumi, per le persone che frequentano Campo Aperto ma anche per chi si trova a passare di qui per gli appuntamenti più vari. Sin da subito Campo Aperto ha perseguito l’obiettivo di abbracciare tre categorie di persone: gli anziani che prestano volontariato qui – l’Auser si presenta infatti come ‘Associazione dell’invecchiamento attivo’ – i disabili che aderiscono ai percorsi legati al filone ‘Dopo di noi’, e gli alunni delle scuole della città, che trascorrono qui alcune ore, insieme alle maestre, tra gli orti e lo spazio in cui sperimentare con l’argilla. I laboratori per gli studenti durano anche un’intera settimana, durante la quale i bambini si cimentano nella cura degli arbusti, nella semina, ma anche nella piantumazione tramite talea. All’inaugurazione seguirà una visita guidata alle coltivazioni solidali di fiori e piante orticole. In chiusura è previsto un buffet per tutti gli intervenuti.

f.d.