"Cmc, interessamenti da gruppi del settore"

Ieri l’annuncio dei vertici al ministero dello Sviluppo economico mentre davanti alla sede di via Trieste si teneva il presidio dei lavoratori

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Nuova riunione e nuovo aggiornamento perché il lumicino della speranza resta acceso. Mentre davanti alla sede di via Trieste si teneva il presidio dei lavoratori, ieri i vertici della Cmc (con Comune di Ravenna, Regione Emilia Romagna, sindacati, Legacoop) si sono collegati online con i rappresentanti del ministero dello Sviluppo economico e di Invitalia. Ed è lì che Cmc ha annunciato "nuovi interessamenti" da parte di importanti gruppi del settore delle costruzioni. Non sono stati forniti elementi se non, probabilmente, solo al Ministero.

La Cmc ha così guadagnato qualche altra settimana anche se il periodo non è dei migliori, alla luce delle settimane ferragostane. L’azienda di via Trieste non ha tanto tempo per salvarsi: o si trovano una settantina di milioni di euro pubblici da mettere a garanzia di una nuova società da attivare con un partner o il capolinea è vicinissimo.

Nell’incontro di fine luglio, Cmc aveva fatto presente che dopo una prima trattativa con Webuild, poi congelata, se ne era sviluppata una con Pavimental, altro colosso delle costruzioni. Qualcuno aveva parlato anche di un abboccamento con Finmeccanica.

Ora sembra esserci un ulteriore interlocutore col quale dovrà essere firmato un accordo sul filo di lana. Di qui la decisione di convocare un nuovo incontro per l’1 settembre.

Il passaggio è molto delicato, tanto che ieri pomeriggio, al termine del collegamento con il ministero dello Sviluppo economico, non ci sono state dichiarazioni ufficiali.

Adesso la data dell’1 settembre diventa di fondamentale importanza: o maturano le condizioni per avviare una trattiva seria e concreta, o il tempo può definirsi scaduto con tutto ciò che ne conseguirà a partire da un fallimento che spazzerà via un’azienda storica, con una ricaduta pesante su lavoratori, famiglie e fornitori.

All’incontro romano è seguita l’assemblea dei dipendenti Cmc. "La preoccupazione nostra e dei dipendenti – dice Antonio Pugliese, a nome di Uil e Cgil – è grandissima. Speriamo che i nuovi interlocutori di cui si parla siano solidi e che siano interessati a portare avanti un piano industriale concreto. Ci sono le opere finanziate dal Pnrr e non ci sono imprese per eseguire i lavori. Sarebbe il colmo lasciar fallire la Cmc".

lo. tazz.