SARA SERVADEI
Cronaca

Covid, il vaccino introvabile: open day a Ravenna

Pochi si sono protetti contro il virus, ma la metà dei medici di base in provincia non aderisce alla campagna. Le liste al Cup si sono così fatte lunghe: “Non abbiamo più gli hub”

Ravenna, 5 dicembre 2023 – I vaccinati contro il covid sono pochi, tanto che anche nei giorni scorsi la direttrice dell’Igiene pubblica dell’Ausl Raffaella Angelini ha esortato i più fragili a proteggersi. Eppure non è così semplice: prendere appuntamento è un’impresa, i tempi sono lunghi. E così, per risolvere il cortocircuito, l’Ausl sta mettendo a punto una serie di giornate di open day in cui over 60 e persone con patologie croniche possano presentarsi senza appuntamento e ricevere il vaccino anticovid.

Covid, si allungano le liste di attesa per i vaccini
Covid, si allungano le liste di attesa per i vaccini

"Si invitano gli ultrasettantenni a vaccinarsi sia per covid che contro l’influenza anche dal medico di base – racconta un lettore –. Ebbene, io mi sono preoccupato assieme a mia moglie, ambedue quasi ottantenni, e ho chiesto di farlo al medico di base. Bene, mi ha risposto che per l’influenza può procedere e l’abbiamo fatto dopo un paio di giorni, ai primi di novembre, mentre per il covid mi ha invitato a prenotare al Cup! Ci sono andato il 9 di novembre e mi hanno dato l’appuntamento per il covid il 15 dicembre! Ovvero 5 settimane dopo!"

Una situazione purtroppo comune, come spiega Angelini: "Il medico di base evidentemente non ha aderito alla campagna. È un problema: in provincia di Ravenna solo il 50% dei medici ha aderito. Ci si può vaccinare anche in farmacia, ma non in tutte, e poi nelle sedi degli ambulatori dell’Igiene pubblica".

Così al Cup sono arrivate tante richieste, specialmente nelle ultime settimane. "Finora la domanda era stata contenuta, ma la settimana scorsa ci siamo resi conto che i tempi si stavano allungando – aggiunge Angelini – perché si è tornati a parlare di covid e tanti vedono amici e parenti ammalarsi e passare giorni con la febbre alta. Abbiamo ampliato l’offerta, ma non può essere illimitata: non abbiamo più gli hub di una volta".

Le sedi vaccinali in provincia sono tre, quelle in cui ci si protegge anche dalle altre patologie: il Cmp a Ravenna, l’ambulatorio in via Zaccagnini a Faenza e quello in viale Masi a Lugo. "Stiamo organizzando gli open day al Cmp – prosegue Angelini –, negli orari di chiusura al centro prelievi. Certo, abbiamo vincoli logistici: abbiamo dovuto togliere posti alle altre vaccinazioni".

Da ottobre in Romagna si sono vaccinate 31.310 persone contro il covid: 13.373 ravennati, 5.279 forlivesi, 5.577 cesenati, 6.624 riminesi e 457 residenti fuori territorio. Nei giorni scorsi Angelini stimava che solo il 20% dei fragili vaccinati contro l’influenza sia protetto anche contro il covid. Nel resto della Romagna sono aumentati gli appuntamenti a Cup, nel Ravennate si stanno programmando gli open day.

Il nodo alla base di tutto è in una domanda: come mai i medici di base vaccinano per l’influenza ma non per il covid? "Aderire all’antinfluenzale è un obbligo, lo stesso non vale per il covid – spiega Angelini –. Ognuno ha le proprie motivazioni, ma è chiaro che per i medici che si appoggiano a nuclei di cure primarie è più facile: si mettono d’accordo e istituiscono giornate di vaccinazione. Chi è da solo è più in difficoltà. Tra l’altro devono esserci 6 pazienti da vaccinare, perché tante sono le dosi contenute in una fiala".