ILARIA BEDESCHI
Cronaca

I cittadini scendono in strada: "Più sicurezza a Milano Marittima"

Un centinaio di persone al sit-in alla Rotonda Primo Maggio organizzato contro criminalità e degrado. Residenti e imprenditori chiedono un aumento dei controlli e un contrasto più deciso alla malamovida.

Un centinaio di persone al sit-in alla Rotonda Primo Maggio organizzato contro criminalità e degrado. Residenti e imprenditori chiedono un aumento dei controlli e un contrasto più deciso alla malamovida.

Un centinaio di persone al sit-in alla Rotonda Primo Maggio organizzato contro criminalità e degrado. Residenti e imprenditori chiedono un aumento dei controlli e un contrasto più deciso alla malamovida.

Oltre cento le persone attorno alla Rotonda Primo maggio contro la ‘malamovida’ di Milano Marittima. In tanti hanno raccolto l’invito del comitato ‘Per chi ama Milano Marittima’ che ha organizzato la manifestazione con appuntamento alle 18.30. Una manifestazione che gli organizzatori hanno definito simbolica - senza grida o proteste. Un sit-in per dimostrare la necessità e l’urgenza di intervenire sui temi all’ordine del giorno da alcuni mesi: sicurezza, decoro e rispetto per la località. Tra i presenti: turisti, imprenditori, residenti e sostenitori. E all’invito hanno risposto in tanti. "Oggi siamo qui per vedere se riusciamo a risolvere qualcosa. Chiediamo rispetto e sicurezza", spiega una imprenditrice del centro. "Siamo un comitato e una manifestazione pacifici. Se questa voce non viene ascoltata ci saranno altre manifestazioni e altre occasioni per far valere le nostre ragioni. I nostri obiettivi sono sicurezza, ordine e decoro. La situazione è grave perché non c’è nessun tentativo dell’amministrazione di trovare una soluzione. Gli incontri con loro non hanno mai portato a nulla e non capiamo il perché" spiega un’altra imprenditrice. Una manifestazione che, nonostante il tema importante, non è però stata gradita da una parte della città. Il timore, infatti, è che l’esposizione di questo tipo di messaggi – seppur trovino riscontro in un problema reale – potrebbero danneggiare la località.

Cosa denunciano i manifestatanti? Gente ubriaca che spacca bottiglie, atti osceni in luoghi pubblici, risse, paura ad uscire di casa, rumore e, più in generale, un senso di insicurezza che – soprattutto durante i fine settimana – si respira in parte della località. Intanto, nei giorni scorsi, il sindaco ha incontrato il Prefetto di Ravenna: saranno installate nuove telecamere per la videosorveglianza e martedì riaprirà il posto di Polizia di Pinarella. Una accelerata pare, per farsi trovare pronti durante i due mesi centrali dell’impresa cervese che vive ancora per lo più di turismo balneare. Resta il problema del target turistico al quale ambire (con un occhio sempre nostalgico verso il passato e i tempi che, difficilmente, potranno tornare). Il tema resta uno: se continuare a favorire un turismo legato a musica e alcol senza freni o virare su famiglie, sport e sano divertimento dei giovani. Il tema ora è attenzionato, il vaso di Pandora aperto.

Ilaria Bedeschi