Alluvione Ravenna, il prefetto in prima linea: "Conselice sarà libera entro 36 ore"

Castrese De Rosa descrive una situazione in miglioramento: "Ma serviranno giorni per i rifiuti ingombranti"

Ravenna, 29 maggio 2023 – Conselice ancora allagata, mezza provincia alle prese col fango nelle case, troppe persone sfollate e la visita del presidente della Repubblica Mattarella domani nel Ravennate. Con il prefetto Castrese De Rosa abbiamo fatto il punto della situazione, a 15 giorni dalla seconda e più importante alluvione, dopo quella del 3 maggio.

De Rosa, ci fa un quadro generale?

"La situazione è molto più rassicurante rispetto ai giorni scorsi. Il problema serio rimane a Conselice, anche se i tecnici mi dicono che i livelli dell’acqua alluvionale stanno scendendo. Non ci sono più aree allagate a nord della località, in altre ne sono rimasti 30 cm. Preoccupa il Destra Reno, che prende acqua a valle".

Quando si ritiene che si possa liberare l’abitato dall’acqua?

"È prevedibile che accada nel giro di 30-36 ore. Ieri mattina (sabato, ndr) siamo riusciti a raggiungere un’azienda agricola che ha visto annegare 3mila oche, di cui sono state portate via le carcasse in tempo utile per evitare problematiche sanitarie".

Può, quindi, iniziare la cosiddetta fase 2, svuotamento delle abitazioni e prime valutazioni concrete sui danni?

"I sindaci, in generale, mi parlano di un progressivo miglioramento. È chiaro che serviranno giorni per portare via i rifiuti ingombranti che si stanno stoccando in vari punti. Hera sta potenziando i servizi di recupero e anche l’esercito è in campo. Quando l’acqua si sarà ritirata dalle zone alluvionate, sposteremo tutte le pompe più potenti a supporto dell’aspirazione di quella che è ancora nelle abitazioni. Abbiamo sul campo uno spiegamento di forze importante. La struttura sta lavorando al massimo".

Come possiamo definire la situazione sanitaria?

"Ieri mattina l’Ausl ha diffuso una nota dove spiega che nelle zone non allagate i cittadini possono rientrare nelle abitazioni, naturalmente utilizzando dispositivi sanitari di pulizia".

La situazione è difficilissima nella zona collinare, per via di decine di frane che hanno isolato numerose località.

"Stiamo impiegando gli elicotteri dell’aeronautica militare per portare il mangime nelle aziende che allevano animali. Le strade sono interrotte e non c’è, allo stato attuale, altro sistema per far arrivare il cibo. I vigili del fuoco e il genio militare stanno cercando di rendere agibile una strada, almeno in parte. Si tratta di un passaggio oggi percorribile solo per le auto, ma allargando la sede stradale potrebbero transitare anche i furgoni".

Quanto la preoccupa la condizione de mare?

"Il 30 maggio ci saranno le analisi di Arpae. Col passare dei giorni il mare disperderà l’acqua dolce portata dai fiumi e la situazione, mi auguro, dovrebbe normalizzarsi".

Chiudiamo con i volontari, gli ‘angeli del fango’. Probabilmente avrebbero voluto continuare l’opera di soccorso

"Noi dobbiamo solo ringraziare i volontari, per l’impegno che hanno dato e che continueranno a dare. Nessuno li mette alla porta. Però siamo in una fase delicata, con mezzi e uomini in campo che si spostano in colonna da un’emergenza all’altra. Soprattutto il sabato e la domenica bisogna avere tante avvertenze. Abbiamo la necessità, in questa fase 2 di una organizzazione maggiore, solo questo".

lo. tazz.