"Illuminazione, valutiamo opzioni alternative"

Dibattito in Consiglio sugli spegnimenti notturni. Barzaglia: "Comunicheremo la decisione sul tema nei prossimi giorni"

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Non è ancora stato stabilito il giorno, anzi la notte, in cui calerà il buio su Faenza, con lo spegnimento dei lampioni per l’illuminazione pubblica dettato dalle esigenze di risparmio energetico. Del tema si è discusso anche in consiglio comunale: il capogruppo di Fratelli d’Italia Stefano Bertozzi, come già aveva fatto quello di Italia Viva Alessio Grillini, ha infatti puntato il dito contro i rischi per la sicurezza, chiedendo a che punto è la sostituzione delle fonti di luce dai consumi più alti con quelle di nuova generazione. A rispondere è stata l’assessora ai Lavori pubblici Milena Barzaglia: "la sostituzione dei corpi illuminanti è in corso da tempo. Quasi tutti i 9470 punti luce sono passati alla tecnologia a led, con un risparmio del 54%".

Entrando nel merito dei quesiti sull’imminente spegnimento, Barzaglia ha fatto notare come "lo spegnimento alternato delle luci sia in teoria praticabile, ma reso di fatto impossibile dalla normativa in merito, che richiede uniformità di illuminamento. Altrettanto problematico sarebbe lo spegnimento solo per una parte della nottata. Al momento l’amministrazione si riserva comunque di valutare opzioni di spegnimento alternative a quelle già illustrate", che prevederebbero il buio dall’1 alle 5 del mattino, e dalle 2.30 alle 5 nei finesettimana e nei giorni festivi. "Entro pochi giorni informeremo il consiglio comunale circa la modalità adottata".

In questi giorni le critiche sono stati vibranti sul fronte della sicurezza, ma anche sulle reali volontà di attuare un risparmio energetico, considerati gli allestimenti natalizi delle piazze.

Nel prosieguo del consiglio sono arrivate note dolenti anche sul fronte dell’ipotesi di una circonvallazione nord, sulla quale ha chiesto aggiornamenti Riccardo Cappelli per Faenza Cresce. Lo studio di fattibilità che il Comune ha chiesto di redigere alla Provincia andrà infatti "aggiornato in ragione della crescita dei prezzari regionali dell’Anas". C’è poi dell’altro in quello che per molti sarà forse un amaro calice: "andranno anche valutate le interferenze con il piano di sviluppo della rete ferroviaria. Quando la Provincia si sarà confrontata con Anas e Ferrovie verrà presentato un progetto. Al momento l’opera non è ancora stata finanziata dal Comune". E chissà se mai lo sarà, considerando il salasso che comporterebbe un’arteria stradale da disegnare ex-novo, comprensiva di un nuovo ponte sul Lamone e di uno o addirittura due ponti – o sottopassaggi – in corrispondenza della ferrovia Faenza-Ravenna e forse di quella Bologna-Ancona. In chiusura del consiglio si è votato un ordine del giorno, a firma di Gabriele Padovani di Area Liberale, di condanna nei confronti delle violazioni dei diritti umani in Qatar, dove si sta tenendo la Coppa del mondo. Curiosamente, l’odg è stato approvato, ma con soli tre voli favorevoli: quelli di Padovani, della leghista Roberta Conti e di Stefano Bertozzi per Fratelli d’Italia. Astenuti gli altri consiglieri.

Filippo Donati