Zelig, il talent scout: "I nuovi comici? Li scelgo vedendoli esibire"

Appuntamento oggi e domani a Ravenna per le selezioni. Giancarlo Bozzo: "Individuo chi è bravo in base alle reazioni del pubblico"

"I nuovi comici? Li scelgo vedendoli esibire"

"I nuovi comici? Li scelgo vedendoli esibire"

Ravenna, 2 febbraio 2024 – Per la prima volta le selezioni nazionali di ‘Zelig’ arrivano a Ravenna, oggi e domani, con due serate di spettacolo aperte a tutti al locale Terminal (Fornace Zarattini). Tra il pubblico ci sarà anche lo storico direttore artistico della trasmissione cult, Giancarlo Bozzo, con il compito di scovare nuovi talenti con il suo inconfondibile fiuto.

Bozzo, come mai ha scelto la formula degli ‘Open mic’?

"Da due anni ormai non faccio più provini perché preferisco conoscere i candidati nell’ambiente ideale e nel modo più adatto, davanti a un pubblico vero. Nel 2023 siamo stati solo nelle città più grandi, quest’anno invece il tour si allarga in modo da andare alla ricerca di talenti sul territorio. A Bari, anni fa, ci è capitato di scoprire Checco Zalone. La scelta di Ravenna nasce dalla conoscenza con realtà come Accademia multisciplinare e Accademia Ridens".

Quanti candidati e come si svolgeranno le due serate?

"Avremo dieci artisti per ogni data, tra coloro che hanno mandato le loro candidature spontanee. Il pubblico si divertirà a sceglierne 4 ogni sera, mentre altri due saranno recuperati attraverso le votazioni online. Così avremo una finale a 10. Ma non è detto che poi sceglieremo qualcuno di loro, devo intravvedere del talento…".

A proposito di talento, quali sono le qualità fondamentali?

"La prima, saper fare ridere. La seconda, saper far ridere in modo corretto, con buon senso e buon gusto. Per capire se il candidato le ha bisogna vederlo all’opera dal vivo, nel gestire i tempi davanti a un pubblico". Nell’epoca dei social un video non è dunque sufficiente per una corretta valutazione…

"Assolutamente no. C’è chi ne fa ed è bravo ma è un altro mestiere. Per fare il comico, bisogna fare la gavetta nei locali, vedere le reazioni del pubblico e capire come migliorarsi. Poi è chiaro che ci sono eccezioni, tipo Max Angioni, che è bravo sui social e altrettanto sul palco, ed è stato l’ultima bella scoperta circa sei anni fa".

Quali sono stati, a suo avviso, i grandi nomi ‘incoronati’ da ‘Zelig’?

"Ce ne sono tanti. Mi vengono in mente Aldo, Giovanni e Giacomo, Checco Zalone, Mr Forrest, Maurizio Lastrico, Antonio Ornano; fra i giovani promettenti, il milanese Francesco Migliazza e il napoletano Vincenzo Comunale. In forte crescita le donne che vogliono fare questo mestiere. Oltre a Teresa Mannino, Geppy Cucciari, Debora Villa, Luciana Littizzetto, ci sono Corinna Grandi, Federica Ferrero e Marta Zoboli".

Qual è invece il segreto del successo di ‘Zelig’ che resiste dal 1996?

"Semplicemente quello di cercare di fare bene il nostro lavoro, rispettando chi fa questo lavoro e il pubblico. Aggiungo poi che abbiamo avuto un dono: Claudio Bisio".

È vero che sta facendo un censimento dei comici italiani?

"Sì, ho cominciato circa due anni fa: sono arrivato a 2mila".