Sport"Arbitri, più attenzione Rischiamo di farci male"

"Arbitri, più attenzione Rischiamo di farci male"

Il capitano dell’OraSì Musso dopo la partita maschia con Rimini, persa di due "C’è chi non gioca a basket, ma cerca soltanto il contatto fisico" .

"Arbitri, più attenzione  Rischiamo di farci male"

"Arbitri, più attenzione Rischiamo di farci male"

La seconda fase della stagione è già cominciata per l’OraSì poiché la trasferta a San Severo di domenica prossima avrà un peso specifico importante per la classifica del girone salvezza. Entrambe le squadre infatti giocheranno col coltello tra i denti per conquistare 2 punti che valgono oro nel raggruppamento che prende il via il 2 aprile. Il derby di domenica scorsa con Rimini non avrebbe comunque cambiato nulla in quest’ottica, ma la bella prova espressa dai giallorossi, se ce ne fosse ancora bisogno, ha rafforzato la convinzione nei propri mezzi e la compattezza del gruppo.

"Da una parte la sconfitta con Rimini ci ha lasciato un po’ di amarezza perché perdere di 2 punti non è mai bello – spiega il capitano dei giallorossi Bernardo Musso –, dall’altra però, ci ha fatto capire che siamo competitivi con qualsiasi squadra e adesso che arriveranno le partite che contano abbiamo il dovere di confermare questa solidità". Osservato speciale numero uno da parte delle formazioni avversarie, Musso è riuscito comunque ad apporre la sua firma anche sul derby, mettendo a referto 9 punti e 6 assist nonostante una marcatura asfissiante. "Sono abituato a questo tipo di trattamento – ammette –. Se io sono marcato però ci sono più possibilità per i miei compagni e giocatori come Petrovic e Bonacini le stanno sfruttando a dovere. Inoltre, anche se non faccio canestro, mi ritengo abbastanza bravo a mettere in ritmo gli altri". Il derby è stato piuttosto ruvido e ricco di episodi dubbi. Dopo la partita infatti, coach Lotesoriere si è lamentato dell’arbitraggio chiedendo maggiore rispetto e un trattamento più equo. Musso si mette sulla stessa lunghezza d’onda del tecnico e aggiunge: "Ci sono giocatori che non giocano a pallacanestro, ma cercano soltanto il contatto fisico – afferma –. Gli arbitri sanno chi sono, ma spesso li lasciano fare. Così facendo si corre il rischio di farsi male, pertanto io chiedo solo una cosa, di prestare maggiore attenzione a questo tipo di situazioni".

Anche per questo sarà un’OraSì arrabbiata e convinta, quella che scenderà in Puglia. Servono i 2 punti per smarcarsi dal gruppo poiché in questo momento Ravenna parte da 6 punti al pari di Chieti, Juvi Cremona, Mantova, Casale Monferrato e Stella Azzurra, ma è l’unica, insieme appunto a San Severo, che ha l’opportunità di accumulare punti preziosi attraverso lo scontro diretto. "Siamo consapevoli che il girone playout inizia subito. Fino a domenica scorsa dipendevamo anche dagli altri, da ora in poi è tutto sulle nostre spalle quindi andiamo a San Severo per vincere come abbiamo fatto a Mantova". Il Pala Falcone e Borsellino è notoriamente uno dei palazzetti più caldi della categoria. Il pubblico pugliese sarà il sesto uomo per i gialloneri e c’è da scommettere che i romagnoli si troveranno a giocare in una bolgia. Musso e compagni però accettano la sfida. "È una partita che conta tantissimo sia per noi che per loro pertanto mi aspetto una battaglia fisica ed emotiva. Conosco bene quel campo, ci ho giocato moltissime volte sia in questa categoria che quando ero in serie B. È un palazzetto molto caldo, ma come ce ne sono altri. Bologna e Rimini sono altrettanto caldi, ma abbiamo sempre saputo esprimere la nostra pallacanestro, quindi non abbiamo paura".

Stefano Pece