Così Gadda ha cambiato il Ravenna

Modulo e innesti, giallorossi in cerca di conferme contro il Mezzolara. Venturini si candida a difendere nuovamente la porta

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L’ultima partita di Massimo Gadda sulla panchina del Ravenna finì con un sonoro 5-0 rifilato al Gubbio di mister Galderisi. Nessuno poteva immaginare che sarebbe diventato un arrivederci. Diciotto anni (e mezzo) più tardi, l’ex capitano giallorosso è tornato all’ovile, presentandosi – domenica scorsa – col successo corsaro di Sant’Angelo Lodigiano. Il cerchio, insomma, si è chiuso. Quel pomeriggio assolato di inizio maggio del 2004, il Ravenna lo terminò con un po’ di magone (per il 6° posto finale e per i playoff sfuggiti di 3punti) e con tanto Magoni. Il centrocampista orobico pose fine infatti alla propria luminosa carriera da professionista proprio quel giorno (417 presenze, di cui 172 in serie A), firmando anche la rete della ‘manita’, prima di uscire fra gli applausi, sostituito da Carlino. Dopodiché, Gadda – che già era tornato a Ravenna da ex con la maglia bianconera nel famoso Ravenna-Cesena 2-1 con gol partita di Bertarelli al 94’ – aveva incrociato la via giallorossa da allenatore del Forlì in serie D, nella stagione 2015-16, restando peraltro imbattuto (1-1 al Benelli e 2-0 al Morgagni).

Certo, un successo non certifica la fine dei problemi. Servirà una conferma, a partire dal match casalingo di domenica contro il Mezzolara, che condivide coi ravennati e con la Pistoiese il 7° posto a -8 dalla vetta. Quel che conta tuttavia è che il Ravenna abbia stoppato l’emorragia di punti. Una emorragia resa manifesta del pareggio di Riccione e dai 2 successivi ko interni contro Sammaurese e Corticella, in mezzo ai quali si è deciso per l’esonero di Serpini. Intanto però, qualche merito, a Gadda, va riconosciuto. Prima di tutto, il coraggio. Cambiare il portiere non è mai semplice. Farlo con la quota più giovane, ovvero un 2004, lo è ancor di più. Se poi aggiungiamo che Venturini era al debutto assoluto coi ‘grandi’, si può intuire quanto audace (non azzardata) sia stata la mossa. Tanto più che Venturini – un po’ bravo, un po’ fortunato – ha risposto bene alla ‘promozione’ nel ruolo di titolare, guadagnandosi probabilmente la riconferma.

In realtà, mister Gadda, guardando la situazione un po’ più in generale, ha messo ordine nella tattica di squadra, proponendo un 4-3-3 con ruoli definiti, in grado di esaltare le caratteristiche del singolo, più che puntare sull’estetica.

Anche la maglia da titolare affidata a Lisi per il ruolo di mezzala è stata una piacevole novità. Il ventunenne mediano pugliese era finito nell’undici di partenza solo una volta, alla prima giornata, nel ko interno contro il Prato, poi, mister Serpini lo aveva chiamato in causa solo in corso d’opera, senza peraltro mai incidere in maniera evidente sulle sorti del match.