E-Work, salvezza e sorrisi

Basket A1 donne Franceschelli: "Vittoria per società e tifosi. Sono orgogliosa"

E-Work, salvezza e sorrisi

E-Work, salvezza e sorrisi

Meglio di così la stagione dell’E-Work non poteva concludersi. Proprio nel giorno più importante, la squadra ha giocato la sua migliore partita, conquistando la salvezza grazie ad una prestazione maiuscola del collettivo annichilendo Battipaglia. Una prova che ha confermato che con maggiore costanza di rendimento e qualche episodio fortunato in più, l’E-Work avrebbe potuto chiudere la stagione regolare in una posizione migliore. Bello è stato anche l’applauso finale che il PalaBubani (finalmente ritornato quello delle grandi occasioni) ha riservato alle giocatrici. Tante sono state le protagoniste, ma l’Mvp dell’annata è senza dubbio coach Paolo Seletti, bravo a gestire lo spogliatoio soprattutto a livello mentale quando arrivavano soltanto sconfitte, molte delle quali negli ultimi secondi, vestendo i panni di psicologo.

Far arrivare la squadra pronta ai playout dopo un digiuno di vittorie di ben quattro mesi non era semplice, ma il pregio dell’allenatore è stato quello di capire i limiti del gruppo e di farlo giocare nella maniera migliore secondo le sue caratteristiche, cambiando in corsa le strategie che aveva pianificato in estate. "Domenica le ragazze hanno fatto di più di quello che mi aspettavo da loro – spiega Seletti – anche se una sensazione di quello che sarebbe accaduto l’ho avuta la sera prima durante la gara della squadra di serie B. Ho parlato con alcune giocatrici e da Brossman avevo capito che aria tirava e che tutte avrebbero dato il massimo. Mi sono sentito più contento e sereno nonostante la gara fosse difficile soprattutto a livello psicologico, avendo intuito lo spirito che avrebbero messo in campo. Abbiamo giocato bene nonostante la tensione che inevitabilmente avevamo e anche a livello offensivo siamo stati bravi. Fondamentale è stato anche il pubblico nelle due gare casalinghe dei playout: durante tutto l’anno mi chiedevo come fosse il calore del tifo a Faenza e ora mi sono reso conto dello scambio di energia tra squadra e pubblico".

Al settimo cielo è anche Federica Franceschelli che da capitana e ormai faentina d’adozione, si è tolta un’altra soddisfazione. "Sono super orgogliosa della squadra – afferma – in gara 3 abbiamo fatto quello che non siamo mai riusciti a fare in tutto l’anno ovvero giocare con aggressività, restando sempre concentrate per raggiungere l’obiettivo. La voglia di terminare la stagione era tanta e volevamo vincere per la società, per noi stesse e per i tifosi. Forse quest’anno ci saremmo meritate qualcosa in più, ma va bene anche così: l’importante era salvarsi e abbiamo fatto tutto quello che dovevamo".

l.d.f.

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