I giallorossi verso Bolzano in silenzio stampa

Nuova tegola in difesa, si ferma Vanacore. Il terzino non scenderà in campo contro il Südtirol dopo l’infortunio patito a Carpi: pronto Shiba

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Bocche cucite. Ovvero, silenzio stampa. Dopo la strigliata del presidente Alessandro Brunelli attraverso il comunicato di lunedì, la squadra ha rinviato il tradizionale appuntamento del martedì con la stampa. Da via della Lirica, per il tramite dell’ufficio stampa, è trapelato che la decisione è stata presa dallo stesso presidente giallorosso, per consentire alla truppa di mister Colucci di lavorare in tranquillità e per cercare di ritrovare la serenità necessaria ad affrontare un match delicato come quello di domenica a Bolzano contro la capolista Südtirol.

Tanto più che, fra i provvedimenti presi dal vertice societario dopo l’infelice prestazione di Carpi, c’è anche quello accessorio della doppia razione di allenamenti quotidiani. Il richiamo all’orgoglio e al senso di responsabilità è chiaro. In tal senso, mister Colucci, alla vigilia della trasferta di Carpi, si era espresso sull’argomento del... ‘bastone e della carota’, richiamando la metafora del pitbull e del barboncino: "Se ho un barboncino – aveva spiegato Colucci – e lo bastono, non mi diventerà mai un pitbull. Il rischio è piuttosto quello di uccidere il barboncino; col risultato che, alla fine, mi ritroverò senza niente, ovvero senza nemmeno il barboncino".

Posto che sugli aspetti tecnici, a questo punto della stagione, è praticamente impossibile lavorare, l’opera del tecnico di Cerignola corre dunque sul duplice binario dell’approccio psicologico e delle strategie tattiche. Poi c’è la gestione delle tegole, che continuano inesorabili a cadere.

La seconda notizia di ieri è infatti quella dell’infortunio di Vanacore. Il ventunenne terzino campano è uscito anzitempo dalla contesa di Carpi per un problema muscolare e darà sicuramente forfait a Bolzano. Al suo posto è pronto Shiba, che già aveva sostituto Vanacore in corso d’opera a Carpi, dopo l’infortunio.

Sul fronte del mercato, la campagna di rafforzamento ha segnato il passo. Secondo le indiscrezioni di radiomercato, di carne al fuoco ce ne sarebbe tanta, ma i tempi non sono evidentemente ancora maturi. Per la rivoluzione della difesa – nel tentativo di arginare il rubinetto rotto dei gol subiti (39 in 19 partite) – resta sempre di attualità il nome del centrale uruguaiano Cristian Sosa, che però è ancora sotto contratto col Livorno.

Fra le voci uscite ieri, va registrata quella che vedrebbe un sondaggio fatto per il centrocampista centrale Alessandro Sangiorgi, classe ’99 svincolato dalla Pro Vercelli. In realtà, Sangiorgi è fermo da 15 mesi, avendo giocato l’ultima gara a maggio 2019, prima di infortunarsi seriamente al legamento crociato nella gara d’esordio della Coppa Italia della stagione scorsa contro il Rende. Sul giocatore ci sarebbero, allo stesso tempo, Teramo e Novara.

Il diesse Sabbadini è sulle tracce anche di un portiere per trovare finalmente la quadra fra i pali, dove le porte sono girevoli visti gli avvicendamenti fra Tonti, Albertoni e Raspa. L’oggetto del desiderio sarebbe l’ex Venturi, dalla Reggiana; l’alternativa segnalata da mister Colucci, sarebbe invece Tomei della Juve Stabia, che però metterebbe sul piatto della bilancia il più esperto Russo, ora relegato in panchina.

Ci sarebbe pure da metter mano all’attacco, ma bisognerà pensare anche a sfoltire la rosa, creando lo spazio adeguato fra i 24 slot a disposizione. Senza dimenticare l’equilibrismo legato all’impiego degli under, necessario come noto per accedere ai contributi.