La carica di coach Bonitta: "Sarà una partita a scacchi"

Stasera la Consar a Grottazzolina per guadagnare la finale per la Superlega "Giocheremo in un ambiente caldo. Stiamo gestendo bene le energie".

La carica di coach Bonitta: "Sarà una partita a scacchi"

La carica di coach Bonitta: "Sarà una partita a scacchi"

Coach Marco Bonitta, facciamo le carte al match di stasera tra la Consar e Grottazzolina?

"È molto difficile prevedere quello che succederà".

Ma... si può fare?

"Ci mancherebbe. Si può fare certamente".

Si può ripartire dalla vittoria di domenica?

"Gara2 di domenica al Pala de André è stata una partita molto libera di testa. Gara1 invece l’abbiamo giocata con qualche tossina residua della lunga serie di 3 gare dei quarti di finale contro Prata. Una serie che potevamo chiudere anche in 2 partite". Quanto può incidere un ritmo così serrato di gare di playoff ad alto livello?

"È tutta una questione di testa. Poi, è vero che, certe volte, la testa ti fa sentire le gambe pesanti, ma noi stiamo gestendo bene le energie. In questi giorni abbiamo lavorato più di cesello che altro. Inoltre, avere una squadra molto giovane, ti aiuta a recuperare più in fretta".

Col Nielsen – ovvero il ‘bomber’ dei marchigiani, straordinario in gara1, ma a corrente alternata in gara2 – visto a Ravenna, Grottazzolina può essere battibile un’altra volta?

"Direi di sì. Anche se, la partita di ritorno di regular season, che Grottazzolina vinse 3-2 al Pala de André, Nielsen non la giocò bene, ma mise comunque a terra gli ultimi 3 palloni, ovvero quelli decisivi".

Quel è il salto di qualità che la Consar ha effettuato per vincere gara2?

"Abbiamo giocato con qualche energia e con qualche certezza in più rispetto a gara1. Dopo aver perso in quel modo, lottando per 2 set, abbiamo puntato molto su alcune ‘cosine’ che, nel 1° e nel 3° set di gara2, ci sono venute molto bene".

E invece, quel 2° set vinto dopo aver annullato 6 set ball a Grottazzolina?

"Nel 2° set abbiamo buttato nella rete qualche servizio di troppo. Però siamo stati bravi, perché loro non sono cresciuti così tanto. Li abbiamo tenuti sempre lì. Nel 2° set devo fare un plauso a Mancini, perché è entrato in un momento topico, firmando un ace determinante per tornare in parità e organizzare la svolta".

Bovolenta è apparso rigenerato.

"Bovo ha giocato molto bene, realizzando 25 punti. Si è preso una sola murata. Anche Raptis ha fornito una grande prestazione. Stesso discorso per Orioli, che ha ‘tenuto’ in ricezione".

Alla quinta sfida stagionale contro Grottazzolina, su cosa di dovrà puntare?

"Adesso è una partita a scacchi. Da giocare peraltro in un ambientino che... ve lo raccomando".

A proposito di ambiente, il PalaGrotta, con una sola tribuna, sarà una bolgia. Potranno essere determinanti le dimensioni?

"Per quanto mi riguarda, considero il ‘fattore campo’ quel valore aggiunto dato dal clima e non dalle dimensioni della struttura. Certo che, i riferimenti sono quelli che ogni giocatore vede tutti i giorni, ma, per vincere, il palasport conta relativamente".

Conta di più avere un Nielsen in una serata storta?

"Nielsen ha effettivamente commesso qualche errore importante in gara2. Un giocatore di questo livello non si può limitarlo in tutto. Abbiamo deciso di lasciagli la strada della parallela, che lui ha percorso per quanto ha potuto. Poi, piano piano, siamo andati meglio sul parallelo, difendendo qualche pallone, e lì si è aperta la strada per la vittoria".

Roberto Romin

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