Olimpia Teodora, al PalaCosta arriva una giovane Montecchio

Volley donne serie A2, alle 17 la sfida fra due sestetti con un’età media bassa "Concentriamoci sul gioco"

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Mentre il girone Ovest fa i conti con le positività Covid in varie squadre (Roma, Busto Arsizio, Club Italia, Pinerolo), che costringono al rinvio di alcune partite, il programma del girone Est prosegue senza intoppi. La Conad Olimpia Teodora si esibirà davanti ai soliti pochi irriducibili (max 200 con biglietti da acquistarsi in prevendita, fischio d’inizio, come sempre, alle 17) sfidando il Montecchio Vicentino in una gara quasi da campionato juniores, vista la giovane età media di entrambi i sestetti. Peraltro farà il suo esordio in panchina Sara Fontemaggi, altro elemento del vivaio di casa. "Stiamo lavorando tanto – dice la ex Clara Canton – e domenica è giunta anche la nostra prima vittoria (al quinto set contro Martignacco, ndr), penso che il nostro livello di gioco possa salire ancora. Tornerò con grande emozione a Ravenna, una città a cui sono rimasta legata da bei ricordi, nonostante l’infortunio al ginocchio che mi ha condizionato molto".

In campo ravennate è stata una settimana tranquilla, con dosi robuste di allenamento: "Ormai conosciamo i metodi di Simone e l’impegno non manca", dichiara il libero maceratese Giulia Rocchi. "Rispetto all’anno scorso sono uscite le giocatrici più esperte e quindi anche il mio ruolo nel gruppo è leggermente cambiato, ma non troppo, perché le nostre giovani sono ragazze di grandi prospettive e molto professionali, per cui abbiamo costruito un altro gruppo di qualità". "Abbiamo fatto la riunione tecnica per preparare la partita contro il Montecchio – continua la ’ricciola’ del team ravennate – ma cerchiamo soprattutto di concentrarci sul nostro gioco. Come tutte le squadre stiamo cercando le nostre sicurezze. La classifica dice ancora poco e non la guardiamo mai. Ogni partita ha la sua storia". Come si convive senza pubblico? "Manca sempre molto, in ogni fase della gara. Proviamo ad abituarci. Domenica scorsa, quando abbiamo giocato nella mia Macerata, almeno sono riusciti a far entrare mia madre. Bisogna accontentarsi…".