"OraSì, qualcosa non va. Non siamo questi"

Ravenna prepara la trasferta del possibile riscatto sul campo della neopromossa Cividale, Danilo Petrovic prova a dare la scossa

Migration

L’OraSì sta preparando la trasferta in terra friulana, in casa della neo promossa Cividale, cercando di ritrovare qualche certezza per accendere una stagione finora piuttosto avara di soddisfazioni. Serve la leadership dei veterani e la freschezza dei giovani, unite a una maggiore attenzione sui dettagli difensivi e a una migliore presenza a rimbalzo. Danilo Petrovic rappresenta il trait d’union fra il gruppo dei veterani e quello dei giovani poiché pur essendo alla sua sesta esperienza in A2, è solo un ragazzo di 23 anni.

È lui ad analizzare il momento dei giallorossi: "È sotto gli occhi di tutti che qualcosa non sta funzionando e noi dobbiamo trovare la forza di risolvere i problemi nel gruppo. Il bello degli sport di squadra è che non si è da soli e in questo momento dobbiamo stringere i denti insieme credendo in noi stessi". Rimanere uniti, fare gruppo. Queste caratteristiche sono sempre state il punto di forza dell’OraSì negli anni precedenti e forse è proprio la chimica di squadra che sta tardando ad arrivare. "Sono sicuro che il nostro gruppo abbia la capacità di compattarsi, deve solo dimostrarlo - sottolinea il lungo italo-serbo -. Ammetto che siamo un po’ preoccupati per questa situazione, ma siamo anche consapevoli che si tratta del primo passo di un percorso e, per quanto mi riguarda, cerco di essere ottimista. Abbiamo potenziale e queste prime partite non rispecchiano il nostro vero valore".

A livello personale Petrovic sta rendendo al di sotto delle aspettative, come del resto tutti i compagni ed è il primo ad esserne consapevole. "Non sono soddisfatto delle mie prestazioni - ammette -. sicuramente posso dare molto di più". Forse, per quanto lo riguarda, passare da un ruolo da comprimario a uno da protagonista si è rivelato più duro del previsto. Il giocatore però contraddice questo appunto. "Prima di Ferrara ho giocato a Cento dove avevo un ruolo altrettanto importante rispetto a quello che ho qui, e ho fatto una buona annata - sottolinea - quindi per me non è una novità rimanere in campo molti minuti. Semmai è una sensazione nuova trovarmi in una squadra molto giovane nella quale devo essere una guida per i compagni. Questa è la vera novità per me". Tuttavia Petrovic non ha intenzione di tirarsi indietro davanti alle nuove responsabilità. "Devo sicuramente crescere come guida della squadra - ammette - ma credo di possedere le capacità per ricoprire questo ruolo. Si può essere leader in molti modi, non soltanto segnando punti, ma aiutando i compagni a livello caratteriale, trasmettendo loro grinta e mentalità, anche spronandoli se serve. Questo può essere uno step importante per la mia carriera e ho intenzione di vivere la stagione in questo modo".

Stefano Pece