Ravenna, la testa è al Mezzolara: "Il rigore? Me lo sono sognato"

Nappello: "Avevo già deciso di calciarlo forte. A Budrio troveremo un ambiente ostico, servirà pazienza"

Ravenna, la testa è al Mezzolara: "Il rigore? Me lo sono sognato"

Ravenna, la testa è al Mezzolara: "Il rigore? Me lo sono sognato"

Il secondo rigore stagionale. Dopo quello di Bologna contro il Corticella, Umberto Nappello ha trasformato anche quello contro la Sammaurese. Un rigore di capitale importanza, perché la diga eretta dai pascoliani a difesa dello 0-0, avrebbe potuto capitolare probabilmente solo su un episodio o su una palla inattiva. Incassati i 3 punti, e scavalcato il Forlì, restano ora 6 turni alla conclusione della regular season per dare l’assalto alla capolista Carpi, che viaggia a +2. Nappello – rigorista designato – si è preso la responsabilità, firmando il gol partita: "Il rigore? Me lo sono sognato. Se arriva, mi sono detto, calcio forte lì. Ero già deciso a calciare in quel modo".

Quella contro la Sammaurese, invischiata nella lotta per evitare i playout, non è stata tuttavia una passeggiata: "È stata una partita complicata da affrontare. Sapevamo che loro si sarebbero giocati la ‘vita’ e che ci avrebbero aspettati in 8-9 dietro la linea della palla, se non addirittura in 11. Abbiamo fatto un po’ di fatica a trovare gli spazi nel 1° tempo. Siamo stati bravi ad avere pazienza e ad entrare in campo nella ripresa con la testa giusta. Alla fine, ci ha premiato il rigore, anche se avremmo potuto fare gol in qualche altra circostanza".

Il successo di domenica scorsa al Benelli ha anche certificato lo spirito di reazione dei giallorossi: "Per quanto ci riguarda – ha proseguito il ventitreenne fantasista partenopeo – questa vittoria era fondamentale da conquistare. A Carpi abbiamo giocato una grande partita, non meritando la sconfitta. Siamo stati per tutta la stagione primi in classifica e, dopo il ko, ci siamo ritrovati al 3° posto. Questa dinamica avrebbe potuto ripercuotersi anche mentalmente, e invece siamo stati bravi a restare uniti e a tornare al successo. Nel 1° tempo loro stavano tutti dietro, non c’era spazio. In situazioni del genere, si rischia di perdere la palla, perché devi forzare. Mi sono preso i miei rischi, perché è il mio compito. È giusto che, ogni tanto, faccia uno sforzo in più per trovare la giocata. Altrimenti fai il giro palla e giochi in sicurezza, ma diventi troppo prevedibile".

Intanto il Ravenna è già proiettato al match di domani, alle 14.30, a Budrio contro il fanalino di coda Mezzolara: "Troveremo un ambiente ostico – ha aggiunto Nappello – perché il Mezzolara darà tutto per cercare di salvarsi. Servirà molta concentrazione, la stessa concentrazione e la stessa pazienza viste contro la Sammaurese. Se poi vorranno attaccarci, per le caratteristiche che abbiamo, sarà un vantaggio. Prepareremo bene la partita, ma sappiamo in partenza che sarà una battaglia anche questa".

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