Suprani, Bonitta e Rinieri Tris nella Hall of fame

Oggi a Bologna la cerimonia di premiazione dei nuovi personaggi che entrano a far parte della sala d’onore della pallavolo. E ci sono tre ravennati

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Ravenna è sempre più capitale del volley. E non è un vezzo ‘partigiano’. Oggi a Bologna è prevista infatti la cerimonia di premiazione dei nuovi personaggi che entrano nella Hall of fame del volley italiano, ovvero la ‘sala d’onore’ (virtuale) della pallavolo tricolore, in cui ha il privilegio di stare chi maggiormente ha scritto e rappresentato la storia della disciplina. Per l’edizione 2022, oltre a Marco Bonitta e Simona Rinieri – protagonisti dello storico oro iridato del 2002 – la commissione di esperti nominata dalla Federvolley ha inserito anche Umberto Suprani, arbitro internazionale dal 1980 al 1997.

Questi 3 ravennati, sommati agli altri 5 personaggi del calibro di Angelo Costa, Giuseppe Brusi, Andrea Gardini (membro anche della ‘Hall of fame’ mondiale), Manù Benelli e Vigor Bovolenta (polesano di Porto Viro, ma ‘nato’ e affermatosi pallavolisticamente nella nostra città), rendono il ‘caso Ravenna’ un unicum nel panorama del volley nazionale. Fuor di metafora, nessuna città – nemmeno Modena, che contende a Ravenna il titolo di ‘culla della pallavolo italiana’ – può vantare un numero così cospicuo di membri nella Hall of fame. Oggi pomeriggio, Bologna sarà dunque testimone della certificazione di un primato – quello stabilito dalla tradizione pallavolistica ravennate – invidiabile e difficilmente eguagliabile in Italia, sia per genere (maschile e femminile), sia per qualifica (allenatori, giocatori, dirigenti e arbitri). Marco Bonitta e Simona Rinieri entrano nella Hall of fame per aver vinto il Mondiale 2002. Ma Bonitta vanta un curriculum corposo, fatto di 2 scudetti, 2 Coppe Campioni, 1 coppa Italia e 3 supercoppe italiane (tutte con Bergamo), oltre a 2 argenti agli Europei con la nazionale femminile, nonché un oro Europeo e un bronzo Europeo con la nazionale giovanile maschile. Anche Simona Rinieri può fregiarsi di qualche altro ‘titolo’ assortito, come un argento e 2 bronzi agli Europei con la nazionale azzurra; scudetto e Coppa nazionale in Francia col Cannes; Coppa Campioni e Supercoppa italiana con Bergamo; e 2 coppe Cev con Pesaro e Jesi. Umberto Suprani, invece, classe 1948, è stato per 17 anni arbitro internazionale. Ha raggiunto l’apice con la finale maschile per il bronzo alle Olimpiadi di Barcellona 92.

Nella sua lunga carriera internazionale (222 partite fra clubs e nazionali) ha ‘fischiato’ in 2 Mondiali maschili (1990 e 94), 3 Coppe del Mondo maschili (1989, 93 e 95), 3 Mondiali juniores (1989, 91 e 93) e due Europei maschili (1985 e 87). Dal 1999 al 2015 ha fatto parte della commissione arbitrale Cev, in seno alla quale, nell’ultimo quadriennio, è stato anche designatore. In carriera (arbitro dal 1964), ha diretto 379 gare di serie A, fra cui diverse finali scudetto, esordendo a 24 anni come ‘primo’ nella massima divisione maschile. Nel 1989 ha ricevuto il premio federale ‘Molli-Barsanti’ come miglior arbitro della stagione. Giornalista professionista, è stato dal 1974 al 2009 redattore del nostro giornale. Come dirigente sportivo è stato presidente provinciale Fipav dal 1979 al 1985; presidente provinciale Coni dal 1997 al 2013, presidente regionale Coni dal 2013 al 2021. Stella d’oro Coni al merito sportivo nel 2008.