FRANCESCA CHILLONI
Cronaca

Diga di Vetto, l’annuncio: "Parte la progettazione"

A fine aprile sarà affidata la gara. L’assessore regionale Mammi: "Uniti per l’obiettivo"

Diga di Vetto, l’annuncio: "Parte la progettazione"

Diga di Vetto, l’annuncio: "Parte la progettazione"

A fine aprile verrà affidata la gara per la stesura della progettazione preliminare della diga sull’Enza. È stato annunciato giovedì sera in un incontro svoltosi a Vetto a cui ha partecipato l’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi insieme al segretario dell’autorità di Bacino Distrettuale del Po, Alessandro Bratti, ai presidenti della Bonifica Centrale Lorenzo Catellani e della Bonifica Parmense Francesca Mantelli. Dopo l’introduzione del sindaco Fabio Ruffini, che ha illustrato l’iter che ha portato a riconoscere la necessità di un invaso, ha parlato l’ingegner Torri del Cbec, responsabile dell’appalto.

Lo studio è diviso in due: il Docfap (documento fattibilità alternative progettuali) e Pfte (progetto fattibilità tecnico economica). Il primo è stato finanziato dalla Regione con 300mila euro e dai due Consorzi per altri 200mila euro.

Seguirà la fase di progettazione vera a propria dell’opera, il cui dimensionamento è ancora oggetto di discussioni molto polarizzate. Il Docfap dovrà essere pronto per maggio 2025; seguirà la progettazione del Pfte, finanziato per 3,2 milioni di euro dal Governo Draghi, risorse confermate dal Governo Meloni.

Il Pfte dovrà essere ultimato entro dicembre 2025.

I due enormi studi servono per stabilire la collocazione dello sbarramento, la capienza dell’invaso, la portata idrica.

"È necessario intervenire. La Regione considera l’iter di progettazione un risultato imprescindibile per dare risposte al comparto agricolo e industriale e agli usi civili – ha detto Mammi –. Le necessità idriche plurime della Val d’Enza sono state messe in evidenza da diversi studi, e anche per questo abbiamo deciso di dare la priorità a questo territorio. È una progettazione di portata storica, paragonabile a quella delle grandi opere per il Paese. Tutte le istituzioni coinvolte sono unite per l’obiettivo".

Nel frattempo, il Cbec – con il coordinamento della Regione – sta realizzando i lavori di rifunzionalizzazione della traversa di Cerezzola (costo 16 milioni di euro) e ha candidato per un finanziamento del Mit il progetto da 8 milioni di euro per il miglioramento e l’impermeabilizzazione del canale d’Enza, che vale 8 milioni di euro. Altre opere sono in corso sul’altra sponda a cura della Bonifica Parmense, che ha anche lavorato al recupero dei reflui provenienti dalle industrie conserviere.