PalaBigi, Basket in esilio per tutta la stagione "Non riusciamo a tornare, staremo a Bologna"

Sfogo dell’amministratore delegato Dalla Salda: "Dovevamo rientrare il 23 gennaio. Il danno? E’ incalcolabile per noi"

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di Daniele Petrone

"Inutile girarci intorno, il cantiere del PalaBigi è in grave ritardo. Fino a fine stagione, almeno quella regolare, giocheremo a Bologna. Per noi è un danno clamoroso".

Come una stoppata in faccia a canestro di quelle che fanno male. È l’amaro annuncio di Alessandro Dalla Salda, amministratore delegato della Pallacanestro Reggiana: i lavori di restyling del palasport non sono terminati e ci vorrà ancora tempo. La confessione gridata dal dirigente è arrivata a margine della conferenza stampa allo store del club di basket in piazza Prampolini per presentare i mini-pacchetti di abbonamento alle tre gare casalinghe di Fiba Europe Cup. Partite che si giocheranno all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, a Bologna, dove i biancorossi stanno disputando la prima parte di campionato. E dove resteranno fino all’8 maggio, data dell’ultima partita di regular season.

Niente ritorno a casa. La società contava di essere nel proprio fortino almeno negli ultimi due match del second round europeo e poi proseguire per il girone di ritorno di Serie A. Ma non sarà così. "L’Amministrazione aveva indicato il 23 gennaio come data di rientro in via Guasco. Termine che non sarà rispettato", ha detto Dalla Salda riaccendendo lo scontro inevitabile col Comune per i continui rinvii. Si stima un danno di circa mezzo milione di euro per la società.

"Mancati ricavi dettati soprattutto dalla campagna abbonamenti", ha spiegato l’ad oltre a quello psicologico non quantificabile dell’assenza del proprio pubblico aficionado reggiano che "fa la differenza, c’è poco da fare – ha continuato ‘Ads’ – Per quanto sia bello e accogliente l’Unipol Arena, è un dispiacere non giocare nel nostro palazzetto. Peccato perché con la riapertura post-lockdown si era scatenato un entusiasmo nuovo attorno alla squadra. Ma purtroppo tanti tifosi ci dicono che torneranno sugli spalti solo a Reggio. Così si rischia una perdita d’abitudine".

Dalla Salda poi puntualizza: "Non entro nel merito dei ritardi del cantiere perché sta al Comune spiegare. Abbiamo dovuto anticipare la notizia per dire ai tifosi dove seguirci. E abbiamo dovuto bloccare in fretta le date all’Unipol Arena perché siccome sta per ricominciare, pandemia permettendo, il ricco calendario di eventi, rischiavamo di restare fuori...". E precisa: "Non ci piangiamo addosso e non facciamo polemica, ma davanti alla delusione dei tifosi dobbiamo dire, per chiarezza, che la colpa non è nostra. Poi capiamo tutto e vogliamo avere fiducia perché ci hanno promesso un palazzetto gioiello". Dalla Salda poi dice: "Ora vantiamo un credito? Non pretendiamo privilegi, speriamo solo che gli sforzi della proprietà siano premiati". E infine: "Meglio fare un nuovo palazzetto quando l’ex patron Stefano Landi lo propose anni fa? Era logico, sì – ammette – Ma non è ora di fare dietrologie...".

Le problematiche del cantiere di riqualificazione sono quelle che attanagliano tutto il mercato nazionale con ritardi cronici per l’arrivo dei materiali. Ma anche scelte come una vernice speciale e performante che può essere lavorata un paio di ore al giorno massimo perché rischierebbe di essere nociva per scuole vicine e operai stessi. Si sarebbe potuta sostituire con un’altra vernice meno efficiente per velocizzare (tra qualche anno però si sarebbe dovuto riverniciare), ma il mood dei lavori è "piuttosto a rilento, ma facciamo le cose ad arte". L’Amministrazione per ora non replica, ma spiegherà tutto ufficialmente la prossima settimana in una conferenza stampa indetta dall’assessora allo sport Raffaella Curioni e dal sindaco Luca Vecchi.