GABRIELE GALLO
Cronaca

Reggiana, la B genera indotto. Albergatori e commercianti:: "Ma la serie A è un’altra cosa"

La presidente di Federalberghi: "La prima categoria sposta gli equilibri. La seconda li mantiene". Per il direttore de I Petali invece non importa: "Basta che rimangano due squadre allo stadio".

Reggiana, la B genera indotto. Albergatori e commercianti:: "Ma la serie A è un’altra cosa"

Reggiana, la B genera indotto. Albergatori e commercianti:: "Ma la serie A è un’altra cosa"

La soddisfazione per il risultato sportivo è indubbia; ma, paradossalmente, quello che potrebbe spostare gli equilibri del tessuto commerciale cittadino, in particolare quello che gravita intorno allo stadio ’Città del Tricolore’ (o Mapei Stadium che dir si voglia) non è tanto la permanenza in serie B della Reggiana, quanto l’eventuale, e non improbabile, retrocessione del Sassuolo in cadetteria.

Questo il succo delle riflessioni sul tema di Federalberghi, Confcommercio e dei vertici del centro commerciale I Petali.

ALBERGATORI

"Lo sport, in generale, è un veicolo importante per riempire i nostri hotel – afferma Francesca Lombardini, presidente dell’Associazione Provinciale Albergatori di Reggio – sia quando riguarda eventi di routine, come le partite di calcio, sia quando si tratta di fatti estemporanei come gli europei di pattinaggio. Dopo di che bisogna fare un distinguo, pensando al pallone: la serie A è un volano eccellente, perché oltre a tutta la comitiva a seguito delle squadre o della componente arbitrale, ci sono anche numerosi tifosi ospiti al seguito, di norma. La serie B sotto questo profilo ha un impatto decisamente minore. La nota positiva riguardo alla Reggiana è che mantenere la categoria consente comunque di avere un po’ di movimento e di presenze, cosa che non accadeva quando i granata erano in serie C. Avere una squadra di serie A come il Sassuolo invece, come dicevo, sposta gli equilibri in positivo. Se dovesse retrocedere, da un punto di vista delle presenze alberghiere indubbiamente ci sarebbe una penalizzazione. Il calcio è anche un business – conclude la Lombardini – e a Reggio gli hotel si riempiono col business, non con il turismo".

CENTRO COMMERCIALE

Più pragmatico e sbrigativo Simone Priori, direttore de ’I Petali’: "Finché ci saranno due squadre di calcio a Reggio, indipendentemente dalla categoria, per noi il bicchiere sarà sempre mezzo pieno; dato che siamo il centro commerciale più integrato con uno stadio in Italia. Ovvio che i risultati positivi aiutano l’indotto. Ma l’unicità del Centro, che vive di eventi sportivi costanti, fa passare in secondo piano le negatività. Quindi l’importante, dal punto di vista commerciale, è che a Reggio restino due squadre. Questo è prioritario".

NEGOZI CITTADINI

Per quanto concerne il vasto microcosmo di piccoli esercizi che ruotano intorno alla zona stadio Monica Soncini, presidente di Confcommercio provinciale argomenta: "La città vive di passione granata, e dunque un evento lieto come la salvezza sicuramente garantisce uno slancio emotivo positivo anche per il commercio. Sotto il profilo meramente economico il vantaggio per i negozianti è evidente quando si giocano i derby o comunque gare con squadre con cui la rivalità è sentita. Di contro gli esercenti devono fare i conti con le limitazioni al traffico, le chiusure stradali e i divieti alla vendita degli alcolici". Insomma, un equilibrio difficile da mantenere. Ma in ogni caso i risultati sportivi, valgono anche tanto indotto.