"Abbiamo trovato la strada giusta Faremo il miracolo e ci salveremo"

L’allenatore della Conad Fabio Fanuli può sorridere: "Superare così tante sconfitte è stata durissima"

"Abbiamo trovato la strada giusta  Faremo il miracolo e ci salveremo"

"Abbiamo trovato la strada giusta Faremo il miracolo e ci salveremo"

La vittoria con Ravenna sarà la molla decisiva per la svolta?

La Conad è tornata a sorridere dopo quasi 3 mesi di digiuno e, grazie al 3-2 interno sui romagnoli, può ancora puntare alla salvezza (ad oggi si giocherebbe i playout con Lagonegro): il timoniere del club giallo-rosso, Fabio Fanuli, sa bene come la strada verso la matematica permanenza in A2 sia ancora lunga, ma che nelle corde dei suoi ci sia la chance di compiere l’impresa

Coach, partiamo dalla vittoria di domenica. Una liberazione? "Era una finale a tutti gli effetti, avevamo segnato la data sul calendario. La squadra non vinceva dal 26 dicembre, questo risultato ci aiuta dal punto di vista della classifica ma anche da quello mentale: non è stato facile per i ragazzi andare in palestra in tutte queste settimane a lavorare, ad ascoltare il loro allenatore, senza il conforto dei risultati. Questo risultato ci fa capire che siamo sulla strada giusta per fare il miracolo e portare a casa la salvezza".

Santambrogio e Suraci, subentrando dalla panchina, sono stati decisivi e si è un po’ rivisto lo spirito dello scorso anno, dove tutto il gruppo è stato protagonista. Non trova?

"Non a caso la pallavolo è uno sport di squadra: se il singolo è in grado con umiltà di fare un passo indietro per permetterne di fare due avanti al gruppo, sicuramente tutti ne beneficiano".

Lunedì affronterete nel posticipo Santa Croce, sapendo già il risultato delle vostre avversarie: un vantaggio o un problema?

"In campo non c’è tempo per pensare a queste cose. Occorre concentrarsi solo sul gioco e sul risolvere le situazioni che capitano durante una partita: posso dire che Santa Croce è una squadra forte, costruita per stare nelle prime posizioni, ma noi ce la vogliamo giocare fino alla fine".

Al PalaBigi torneranno Mastrangelo e Morgese, due dei protagonisti del "doblete" dello scorso anno.

"Parto da Morgese, un reggiano doc, personaggio straordinario sia in campo che fuori. La sua umiltà non gli permette di raccogliere i complimenti che merita: ogni anno è tra i migliori liberi del torneo, eppure in pochi gliene danno atto".

E di Mastrangelo, di cui lo scorso anno fu vice, cosa dice?

"Ci conosciamo dal 1996, quando lui era nello staff a Taranto e io facevo servizio al campo, poi mi ha seguito in tutta la crescita da giocatore e ci siamo ritrovati a Reggio. Sono stato molto fortunato a fare il passaggio dal campo alla panchina con lui accanto, mi ha aiutato parecchio".

A proposito di fortuna, eccezion fatta per Ravenna, il calendario da quando guida la Conad l’ha messa di fronte a Castellana Grotte, Vibo Valentia, Cantù e, ora, Santa Croce, ovvero tutte le big del torneo. Sicuro che la Dea bendata non ce l’abbia con lei?

"Poteva andare meglio (ride – ndr). Scherzi a parte penso che queste sfide, così ardue sulla carta, ci possano permettere di tirar fuori il meglio di noi. Sono assolutamente convinto che questa Conad ce la possa fare, aggrappandosi a tutto pur di salvarsi".

d.r.