di Elisabetta Grassi
Nonostante sia alla sua sesta rete stagionale e alla prima partita giocata per 90 minuti, Adriano Montalto non è soddisfatto. "Ce l’abbiamo messa tutta per vincere e non ci siamo riusciti, per questo siamo arrabbiati. Nello spogliatoio alla fine non c’eraq allegria. Abbiamo fatto la prestazione, ma abbiamo rischiato di prendere il secondo gol. Bravi i giocatori del Pontedera, a noi in attacco è mancata la scintilla davanti alla porta avversaria. Dobbiamo fare di più in attacco, non siamo una squadra da un gol a match. Io per primo devo fare di più. Dobbiamo essere più cinici e cattivi là davanti".
Infine il numero 32, scuotendo la testa, aggiunge: "Avrei preferito che a segnare fosse un mio compagno se la rete gli fosse servita a prendere coraggio. Non mi importa aver realizzato se il gol non è stato decisivo per vincere. A 34 anni non mi servono queste cose. Che sia chiaro: sono venuto qui per vincere il campionato e voglio vincere. Ora sto bene, ho letto diverse cose sulla mia condizione, ma lo ribadisco: mi alleno ogni giorno e sono a disposizione di squadra e società".
Ha parlato anche Paolo Rozzio: "Siamo amareggiati. Dispiace aver perso due punti, ma avremmo anche potuto non portarne a casa nessuno. Siamo stati bravi nella gestione della palla per tutta la partita, ci siamo sbilanciati un paio di volte per la tanta voglia di vincere e sono state nostre disattenzioni a dare il via alle loro occasioni da gol. Cosa manca per vincere? Un po’ di voglia di fare gol e l’imbucata precisa negli ultimi 20 metri".
Sulle prossime partite con squadre di metà classifica e che puntano a salvarsi: "Si chiudono e diventa dura, ma non ci sono alibi, dobbiamo vincerle". Infine, Rozzio racconta come si è evoluto il suo rapporto con gli arbitri: "Una volta che hanno fischiato la decisione è presa e protestare non serve. Ora ho un atteggiamento più propositivo".