Bici e abbigliamento retrò Emozioni con la Polverosa

Ciclismo storico: presenti ex campioni come Vittorio Adorni e Francesco Moser

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Ciclismo storico, che passione. Con tanto di macchina del tempo azionata dai pedali. Il fascino delle pedalate vintage torna con la Polverosa, manifestazione prevista domani a Monticelli Terme (Parma) dalle 9, per cui è annunciata una massiccia partecipazione di cultori reggiani. L’iniziativa, organizzata da alcuni anni dalla famiglia Ghiretti, fa parte del Giro d’Italia storico. Equivale alla 7ª tappa, appuntamento regionale di un calendario disegnato lungo lo Stivale.

E’ prevista la presenza di molti ex ciclisti, tra cui Vittorio Adorni, Adriano Malori, Francesco Moser e Claudio Torelli. L’asso trentino presenta il libro "Francesco Moser: un uomo, una bicicletta", a cura di Beppe Conti e con prefazione di Bernard Hinault.

La Polverosa è tra le iniziative che contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio ciclistico, fatto di testimonianze, documenti, pezzi da collezionare a volte lungamente inseguiti. La partecipazione richiede l’utilizzo di bici retrò o comunque fabbricate entro gli anni ‘80. E l’abbigliamento deve essere compatibile con il mezzo utilizzato. Queste occasioni d’incontro permettono di ricordare le squadre del passato: è consuetudine vedere nuovamente sfrecciare per un giorno le casacche di formazioni che hanno fatto la storia del pedale, al di là del livello, dal professionismo al contesto cicloturistico, passando dai dilettanti.

Largo alla Giglio dei fratelli Prampolini, al Velo Club sbocciato nel 1930, alla Ciclistica Reggiana, alla Smeg di Liano Benetti, alla Vibor di Luzzara, alla Masonese, alla Termolan di Bibbiano e tante altre. Una geografia ciclistica tracciata tra lana e volate, tra sigle ricamate e fughe per la vittoria, tra Po e Appennino.

E sullo sfondo una sarabanda infinita di colori. Citare queste formazioni significa menzionare volti del nostro territorio che hanno scritto belle pagine di sport e che a volte è possibile incontrare nei ritrovi degli ex ciclisti o nelle manifestazioni del settore, come Lauro Grazioli, Enea Montanari, Pietro Partesotti, Tienno Paterlini, Paolo Tedeschi e altri ancora.

C’è poi l’aspetto meccanico. Ecco che gli appassionati rispolverano le bici realizzate dagli artigiani. Tra i molti marchi locali ecco Cavazzoni, Corradini, Geo, Luciano, Marastoni, Pecorari, Rauler.

Dietro ogni sigla c’è una storia di passione e di lavoro, un’attività artigiana che si è confrontata con le esigenze dei ciclisti, in continua evoluzione, a volte mettendo in campo piccole innovazioni destinate a lasciare il segno in corsa, come nel caso del mitico Licinio Marastoni. Sono solo alcuni dei nomi che compongono il lungo elenco degli artigiani reggiani, per una lista sempre aperta a ulteriori scoperte e restauri fatti con certosina pazienza. E proprio per chi ama cimentarsi nel recupero delle bici del passato, la Polverosa prevede bancarelle specializzate dove trovare i ricambi. Inoltre, l’abbigliamento originale o riprodotto, bici, foto. La manifestazione catapulta gli emuli di Coppi e Bartali tra la via Emilia e le colline su due percorsi di 35 e 70 chilometri. E, soprattutto, li proietta in un viaggio nel tempo reso possibile dalla forza delle gambe e dai sogni.

Per informazioni: www.lapolverosa.eu

Massimo Tassi