Grinta e cuore, ma se non segni... Così il Riccione ne approfitta

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BAGNOLESE

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RICCIONE

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BAGNOLESE (3-5-2): Auregli; Saccani (79’ S. Ferrara), Capiluppi, Uni; Ghizzardi, Rustichelli, Bonacini (49’ P. Ferrara), Marani (64’ Mhadhbi), Calabretti (64’Bruno); Tzvetkov, Mercadante (55’ Parracino). A disp. Giaroli, Vezzani, Riccelli, Romanciuc. All. Gallicchio.

UNITED RICCIONE (4-2-3-1). Pezzolato; Colombo, Scrosta, Biguzzi, Contessa (55’ Rinaldi); Bellini, Benedetti; Lordkipanidze (49’ Gambino), D’Antoni (64’ Abonckelet), A. Ferrara (84’ Zappa); Padovan (78’ Panaioli). A disp. De Fazio, Silvestri, Ferreira, Catania. All. Gori.

Arbitro: Balducci di Empoli (Stella e Bertelli).

Rete: 25’ p.t. D’Antoni.

Note: spettatori 150 circa, pomeriggio caldo. Ammoniti Mercadante, Marani, Mhadhbi, Lordkipanidze, Padovan. Angoli 5 a 3, recupero 2’+5’.

di Claudio Lavaggi

Niente da fare: la solita Bagnolese, tutta grinta e cuore, perde in casa dal Riccione di Mattia Gori per 1 a 0, al termine di una gara nella quale avrebbe probabilmente meritato di più, fermo restando i valori tecnici in campo a favore dei romagnoli.

I rossoblù, per tutta la ripresa costringono il Riccione a difendere in dieci dietro la linea della palla, ma le occasioni sono davvero troppo poche e gli avanti della Bagnolese non possono proprio definirsi cinici.

La prima è per i ragazzi di Gallicchio: è il 3’, Mercadante toglie palla a Scrosta sulla sinistra, si accentra appena e tira sul primo palo, trovando l’attento Pezzolato a mettere in fallo laterale. Al 23’ Benedetti impegna Auregli su punizione, palla ad Antonio Ferrara che tira alto.

Al 25’ il patatrac: Saccani perde palla sulla sinistra, D’Antoni recupera e fa partire un diagonale rasoterra dal limite dell’are su cui nulla può Auregli.

Al 31’ Marani mette alto da buona posizione, mentre al 44’ su angolo di Mercadante dalla destra, buona opportunità per Tzvetkov che di testa impegna Pezzolato a terra.

Al 1’ della ripresa l’episodio che poteva cambiare la gara: Marani in percussione sulla destra punta a rete, ma da dietro arriva Scrosta che pare spingerlo alle spalle. Poteva essere rigore ed espulsione e invece è ammonizione a Marani per simulazione. Episodio da Var… che in Serie D non esiste.

Al 12’ in contropiede D’Antoni tira alto mancando di poco l’incrocio, al 26’ è Gambino a sbagliare la mira. Al 37’ Salvatore Ferrara in dribbling sulla sinistra non mette al centro come poteva ma tira sul primo palo dove trova ancora il bravo Pezzolato. "Ripeto sempre le stesse cose – dice Claudio Gallicchio, mister della Bagnolese, a fine partita – cosa posso rimproverare ai ragazzi che ci hanno messo l’anima? Abbiamo giocato una partita di sacrificio e meritavamo qualcosa in più. Loro sono forti, basti pensare che si permettono di tenere in panchina Rinaldi, un giocatore con esperienza di Serie A. Dell’arbitro non parlo, perché sembrerebbero i soliti alibi".

"A Bagnolo è sempre complicato giocare – dice Mattia Gori, che solo qualche mese al Fratelli Campari non è riuscito a salvarsi alla guida del Sasso Marconi – e così ho preferito una squadra concreta e solida fisicamente specie sui palloni altri. Meno fronzoli e partita un po’ più sporca".

Poi una frecciatina ai padroni di casa: "Mezza dedica va anche al Sasso, che qui è retrocesso, ma che non lo meritava".