"Spero di segnare tanti gol per regalare la B alla Regia"

Varela Djamanca è entrato nel cuore dei tifosi dopo una sola amichevole "C’è stato un effetto sorpresa, in tanti non mi avevano mai visto giocare..."

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di Francesco Pioppi

Colpo di fulmine. Succede in amore, ma anche nel mondo dello sport e si è ripetuto per l’ennesima volta a Toano, dove i tifosi che hanno raggiunto il ritiro della Reggiana per la prima ‘amichevole’ si sono letteralmente innamorati di Muhamed Varela Djamanca. L’attaccante portoghese classe ’98, pescato dal ds Goretti in Serie D al Gladiator (12 reti in 26 presenze), ha acceso l’entusiasmo con le sue giocate in velocità e una doppietta che - pur maturata in un contesto competitivo non esaltante - è pur sempre un bel biglietto da visita.

"Varela è il cognome della mamma, Djamanca quello del papà, ma voi chiamatemi come volete…" ha chiarito sfoggiando il suo sorriso fresco e spontaneo, mentre gli ultras lo acclamavano anche a gara finita.

Varela Djamanca, una doppietta all’esordio e l’impressione che si trovi già a suo agio in questo contesto. I tifosi poi, l’hanno eletta come uno dei beniamini: si aspettava un’accoglienza così calorosa?

"Speriamo sia solo l’inizio di una lunga serie di gol… Non posso dire di essere già il loro idolo, ci mancherebbe, diciamo che forse c’è stato un po’ un effetto sorpresa se qualcuno non mi aveva ancora visto giocare e penso di essergli piaciuto. Siamo partiti bene, ma la strada è lunga e dobbiamo restare con i piedi per terra".

Le giocate in velocità sono il suo marchio di fabbrica?

"Sì, senza dubbio è l’arma che cerco di sfruttare di più, ma è ovvio che voglia migliorare in tanti altri aspetti del mio gioco. Tecnicamente me la cavo, non sono scarsissimo, ma nemmeno forte e ne sono consapevole. Quindi lavoro duro e intanto, se posso, sfrutto le armi che Dio mi ha dato".

Com’è stato accolto dal gruppo granata?

"Molto bene, i ragazzi mi hanno accolto nel migliore dei modi, con grande affetto e ogni giorno, in ogni allenamento sto imparando tante cose nuove sia con il mister che con i ragazzi più esperti".

Goretti lo aveva prenotato addirittura per la Serie B, com’è - intanto - il salto in un contesto di Serie C?

"Beh le categorie sono fatte apposta per distinguere i livelli, ma le gambe anche dal punto di vista della preparazione stanno rispondendo bene: sono soddisfatto".

Qual è l’obbiettivo che vi siete dati?

"Il mio è di aiutare la squadra a concludere quello che non siamo riusciti a fare l’anno scorso…".

Quanti gol pensa di poter fare? Raggiungerà la doppia cifra?

"Speriamo anche di più (ride, ndr) mai porsi limiti, davvero…". C’è un giocatore a cui guarda come riferimento?

"Se devo fare un nome, su tutti dico Ronaldo il Fenomeno, quello dell’Inter".