Dopo la disfatta i Diavoli vanno dallo psicologo. Bertaccini: "Ci siamo avvitati su noi stessi"

Giulio domenica era in campo contro i Lyons: "Ne parleremo con lui. Dopo 30 minuti ottimi, siamo inspiegabilmente crollati"

Dopo la disfatta i Diavoli vanno dallo psicologo. Bertaccini: "Ci siamo avvitati su noi stessi"

Dopo la disfatta i Diavoli vanno dallo psicologo. Bertaccini: "Ci siamo avvitati su noi stessi"

Da 26-0 a 26-43. A memoria di tifoso, di giocatore, di dirigente, di giardiniere non si ricorda, nel mondo del rugby, una simile rimonta. O, vista dalla nostra parte, una tale disfatta.

A Piacenza il Valorugby conduceva 26-0 dopo mezz’ora, con tanto di meta tecnica e giallo al tallonatore dei Lyons; le maul granata avanzavano dirompenti e i trequarti andavano a segno con facilità. Poi, cos’è accaduto? "È stato l’argomento della prima riunione tecnica della settimana - dice Giulio Bertaccini, uno dei ventitré granata in campo domenica - Con un parziale di 0 a 43 qualcosa dev’essere successo. Abbiamo fatto una sorta di autoanalisi, collettiva e individuale, ognuno spiegando quel che ritiene di aver sbagliato. Ne parleremo pure con lo psicologo. Ci siamo detti che è stato un incidente di percorso, che non ricapiterà più, che già contro Rovigo, tra 10 giorni, torneremo a fare la guerra in campo, come piace dire a me".

Nessun atteggiamento fatalista, dunque, da ‘tanto siamo già ai playoff’?

"Assolutamente no. Il nostro intento era vincere, come abbiamo mostrato nei primi trenta minuti. Ho rivisto l’intera partita, e vi assicuro che non è stato facile: in quei 30’ abbiamo giocato ottimamente. Ma poi ci siamo avvitati in una dinamica nella quale errore chiamava errore, e non siamo più riusciti a girare la barra. Complimenti ai Lyons, hanno fatto una bellissima partita, ma l’assunto dev’essere che abbiamo sbagliato noi: per dire, nella riunione il nome Piacenza non è mai stato pronunciato".

Ha accennato a uno psicologo; è per voi un passaggio normale?

"Sì, è un professionista che fa parte del nostro staff, Alessandro Bargnani. Chi sente la necessità di parlare con qualcuno, da solo o collegialmente, può sempre contare su di lui".

Nell’ondivago mondo dei social si dice anche che Violi è troppo giovane come coach.

"Chi fa affermazioni del genere evidentemente è distante anni-luce dal nostro gruppo. Marcello è un grande allenatore e una gran persona. Siamo tutti perfettamente consci delle sue ottime qualità. Sue e di tutto lo staff: Puerari, Randisi, Fonzi...".

Dopo una brutta ‘rimonta al contrario’ come quella di Piacenza i lunghi mesi appena trascorsi in Turchia devono sembrare un ricordo lontano...

"È stato un periodo splendido. Sono sempre stato affascinato dalla cultura turca e finalmente ho avuto modo di viverla appieno, con questo soggiorno scambio per il quale ringrazio ancora il club che mi ha lasciato partire senza difficoltà. Durante una vacanza con i miei genitori avevo conosciuto una famiglia del posto. Istanbul, come mi aspettavo, si è rivelata stupenda".

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