Questione di feeling. Senza nulla togliere al mitico ‘Maracanà’ di Carpineti che non ha mai fatto mancare nulla ai granata in occasione dei vari ritiri, qui su a Toano si respira un’aria speciale, quasi familiare, oseremmo dire. Vuoi per le distanze ancora più ridotte tra campo e tifosi, vuoi anche perché una festa come quella di sabato sera organizzata in onore della Reggiana, aiuta sia la squadra che i tifosi a ‘legare’ con l’ambiente. Gnocco fritto, birra e un po’ di lambrusco, oltre a due chiacchiere a ruota libera con quei giocatori che visti al ‘Giglio’ sembrano così distanti da ognuno di noi e dalla vita di un uomo qualunque. Sono stati oltre duecento i tifosi che si sono fermati a mangiare.
Certo le prime (buone) impressioni e le goleade (9-0 alla prima uscita e 14-0 alla seconda) aiutano ad allargare i sorrisi e ad alimentare l’ottimismo verso una Regia che vuole andare a riprendersi quello che l’anno scorso è sfilato sotto la Ghirlandina. L’uomo del momento è sicuramente Varela Djamanca (doppietta in entrambe le gare) ma anche i ritorni di Cremonesi e di Libutti sono stato molto significativi. Parliamo di due ottimi calciatori e di due persone eccezionali: della prima specie se ne trovano a bizzeffe sul mercato, della seconda molti meno e il club - non a caso - ha assecondato le richieste di Diana. Il mister è motivatissimo, carico e ovviamente più sereno rispetto ai giorni del triste epilogo di stagione. Ha ricaricato il serbatoio ed è felice di essere tornato. Non sarà mai un ‘paracarro’ o un ruffiano, ma un anno in più di esperienza farà bene anche a lui che - non a caso - è andato a salutare i tifosi dopo la prima uscita. Si cresce tutti assieme e a Toano si mangia anche bene e si sta al fresco. Meglio di così…
Francesco Pioppi