Robertson deludente Si torna sul mercato

Dopo il derby con la Virtus Bologna del 6 novembre ci sarà la pausa e i biancorossi decideranno il futuro del canadese e pure di Anim

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di Francesco Pioppi

La partita con Brindisi di domenica, il derby con la Virtus Bologna del 6 novembre e poi due settimane di sosta per le Nazionali. Sono le tappe a cui guarda la Pallacanestro Reggiana nel breve periodo. Le prime due sono occasioni per rimettersi in carreggiata in campionato, mentre il break autunnale potrebbe (dovrebbe…) essere il momento giusto per un intervento sul mercato che corregga il roster. Premessa: quando si perdono cinque partite in fila non è mai colpa di un singolo, ma è innegabile che in questo momento il giocatore che sta deludendo di più è Kassius Robertson (nella foto). Ingaggiato sostanzialmente per fare la guardia titolare e il cambio di Cinciarini, l’esterno canadese non è mai sembrato realmente all’altezza delle aspettative. Discreta la prima prova a Treviso, ottimo il primo tempo con Bonn e poi un tunnel infinito, con qualche tabellino ‘sistemato’ a partita già compromessa (vedi con Varese…) e tantissimi giri a vuoto. Oltre ai numeri, comunque impietosi, l’impressione netta è che questo ragazzo non abbia la personalità e soprattutto le caratteristiche (fisiche e tecniche) per essere all’altezza di un ruolo così importante come quello che gli ha affidato la Pallacanestro Reggiana. Le referenze estive erano buone e raccontavano di un giocatore cresciuto esponenzialmente dal punto di vista delle letture e del playmaking, ma con la canotta della Unahotels onestamente non c’è traccia di questa crescita. È lo stesso profilo che avevamo visto alla Fortitudo Bologna: se non fa canestro con continuità, non riesce a trovare un altro modo di aiutare la squadra. In difesa non regge fisicamente i pari ruolo e in attacco non crea mai vantaggi né per il proprio gioco né per i compagni. Per carità, nulla da eccepire sulla forza di volontà e sulla professionalità, ma la penultima azione contro il Pinar (palleggi sul posto e poi penetrazione finita sostanzialmente in tribuna…) ne è purtroppo l’emblema.

In un ruolo così importante non si possono fare sconti o regalare uomini agli avversari. Seguendo questo ragionamento, sul banco degli imputati potrebbe finire anche Sacar Anim che però, a differenza del compagno, ha caratteristiche fisiche e atletiche che possono risultare molto più utili alla squadra anche nelle giornate di scarsa vena al tiro e, dettaglio non secondario, non pretende di avere la palla in mano. Non è un fenomeno, siamo d’accordo, ma ha un potenziale che può essere sviluppato e che invece non si vede in Robertson, un giocatore già ‘fatto e finito’ e che ha tre anni in più. Lente d’ingrandimento anche su DJ Funderburk che però sta dando segnali di crescita e ha comunque le spalle ben coperte da Reuvers e volendo anche da Hopkins.