Rozzio insegnante (e rigorista) per un giorno

Paolo Rozzio insegnante per un giorno. Il capitano della Reggiana ha incontrato 150 studenti della scuola secondaria di primo grado "Galilei" di Massenzatico, confrontandosi con loro su tematiche che vanno dallo sport allo studio. "E’ tradizione per il nostro Istituto chiamare a fine anno uno sportivo a raccontare la propria storia; in passato era venuto a trovarci Francesco Messori. Rozzio? Abbiamo pensato a lui perché abbiamo tanti ragazzi che sono tifosi della Reggiana, addirittura qualcuno è andato a Olbia, per cui sapevamo che sarebbe stato un personaggio gradito" spiega l’insegnante Maria Chiara Oleari. L’accoglienza è stata importante: "Anche coloro che non seguono il calcio o non sono tifosi erano molto colpiti dal fatto che il capitano della Reggiana fosse a Massenzatico per loro. La terza F lo ha atteso intonando cori da stadio, per poi esplodere in un boato al suo arrivo". Rozzio ha raccontato come sia stata determinante la forza di volontà per arrivare, all’importanza della squadra: "Come in una classe – ha detto – è difficile essere amici con tutti, ma condividendo un percorso e un obiettivo comune si può arrivare al traguardo". Il difensore ha raccontato dei suoi studi in psicologia, della necessità che a un certo punto della vita ha avuto voglia di tornare sui libri, reputando molto importante la cultura indipendentemente dalla professione svolta. Ha poi spronato i ragazzi a perseguire i sogni, in particolare nella scuola e a non tralasciare il lavoro quotidiano, che è fondamentale. Dopo le domande si è cimentato da portiere in alcuni rigori e ne ha calciato uno ad un alunno, per poi firmare autografi sugli oggetti più disparati, tra cui scarpe e biglietti del bus.

d.r.

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