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Accusati di falsificare gli ordini di servizio. Carabinieri assolti dopo otto anni di calvario

Sono trascorsi otto anni. Otto lunghissimi anni che sono stati come un infinito calvario per i due carabinieri R.M. e...

Assolti i due carabinieri

Assolti i due carabinieri

Sono trascorsi otto anni. Otto lunghissimi anni che sono stati come un infinito calvario per i due carabinieri R.M. e F.F., assistiti dallo studio legale Caroli e avvocato Torquato Tristani. I due militari erano finiti a processo perché accusati di avere falsificato gli ordini di servizio per ottenere il pagamento degli straordinari non spettanti, facendo così risultare di avere svolto presunti servizi di pattugliamento su obiettivi sensibili come uffici postali e sportelli bancari in un comune dell’Alta Valmarecchia. Ma ora, per i due militari dell’Arma la Corte Suprema di Cassazione ha cancellato con un colpo di spugna senza rinvio tutte le accuse, assolvendo i due carabinieri e ribaltando così di fatto quanto precedentemente stabilito in appello. Nello specifico, i due carabinieri erano infatti stati condannati nei precedenti due gradi di giudizio (a un anno e 4 mesi per un imputato e un anno per l’altro) per tre dei dieci capi d’imputazione, tra cui falso ideologico. Mentre la più pesante accusa di truffa era già decaduta in primo grado.

Tutto nasce nel 2016, quando un carabiniere graduato del Comando della Compagnia di Novafeltria denunciò un maresciallo e un appuntato per "simulazione di infermità" in concorso, "seppure fosse più che evidente il grave trauma riportato in servizio – ripercorrono la vicenda gli avvocati dei due imputati –. I due carabinieri erano così finiti nel mirino senza motivo per un indebito arricchimento con i soldi dello Stato. Il tutto per un incasso, a loro dire, di ben 4,30 euro: per un’ora di straordinario non spettante e che invece era più che legittima, anzi, insufficiente rispetto a quanto realmente spettante". I due imputati però in Cassazione hanno "potuto dimostrare la loro piena innocenza e hanno potuto dare certezza della loro costante fedeltà e onestà, senza mai avere truffato in alcun modo lo Stato", ribadiscono ancora gli avvocati Caroli e Tristani.