Tre anni e 8 mesi, più 800 euro di multa. È la condanna stabilita, al termine del processo con la formula del rito abbreviato, dal gup Raffaele Deflorio per il 26enne del Mali autore della feroce rapina ai danni di Karim, il fratello del sindaco Jamil Sadegholvaad, commessa nel sottopassaggio della fermata di Fiabilandia di Metromare, il 26 gennaio del 2024. Il giovane era già stato condannato a 9 mesi, sempre con rito abbreviato, per un furto con strappo consumato qualche settimana dopo, in via Faenza a Miramare: lo straniero, in quel caso, si era avventato addosso ad un turista che stava comprando le sigarette al distributore automatico, strappandogli dalle mani una banconota di 50 euro e ingaggiando con lui una colluttazione.
Quanto alla rapina ai danni del fratello del sindaco, le indagini erano state affidate ai carabinieri della compagnia di Rimini. I militari, grazie anche ai filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, erano riusciti a risalire all’identità del presunto assalitore. Stando alla ricostruzione compiuta dagli inquirenti, quella notte – era il 26 gennaio di un anno fa – il giovane africano si era prima avvicinato al fratello del sindaco alla stazione dei treni. Poi, quando Karim Sadegholvaad si era allontanato, lo aveva pedinato e seguito a bordo del Metromare, diretto verso Rivazzurra. È stato all’altezza di Fiabilandia che il fratello del sindaco si sarebbe incamminato nel sottopassaggio. A quel punto il maliano gli sarebbe saltato addosso come una furia. Secondo le ricostruzioni il fratello del sindaco di Rimini sarebbe stato spintonato, buttato a terra, riempito di pugni e calci, prima che il 26enne indagato riuscisse a mettere le mani sui 50 euro che Karim aveva con sé e darsela a gambe. Il 26enne durante l’interrogatorio di garanzia in carcere aveva però negato tutte le accuse.
Il gip a sua volta aveva convalidato il fermo e lo straniero era stato accompagnato nel carcere dei ‘Casetti’. Secondo le indagini dei carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica, l’uomo, che risulta domiciliato in una cooperativa, il 12 febbraio era già stato arrestato per un’altra rapina ai danni di un turista, vicino ad un distributore di sigarette di Miramare. Il giovane aveva strappato dalle mani del malcapitato i 50 euro mentre li inseriva nel distributore. La banconota si era strappata e il 26enne quando era stato arrestato aveva ancora con sé i 50 euro riconoscibili. Per quella vicenda, era stato condannato a 9 mesi di reclusione, dopo che il reato a lui contestato era stato derubricato da rapina a furto con strappo.